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CULTURA

Canonizzazione Papi, veglia: le chiese e i gruppi che animano la preghiera

Una lunga notte di preghiera anticipa, sabato 26, la giornata di Wojtyla e Roncalli santi

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La cartina con le chiese aperte per la veglia
di Antonella Gaetani
Una lunga notte di preghiera anticipa la cerimonia della canonizzazione dei due papi. Un’iniziativa di taglio spirituale voluta dalla diocesi di Roma. Aperte, dalle ore 21, più di 10 chiese del centro storico in un percorso ideale che arriva fino alla stazione Termini dove c’è la Basilica del Sacro Cuore di Gesù, dove la preghiera è animata dai movimenti giovanili salesiani.

Si prega in più lingue: italiano, inglese, francese, portoghese, spagnolo, polacco, tedesco e arabo. Oltre alle chiese aperte per pregare e confessarsi ci sono anche due celebrazioni nelle basiliche papali di San Paolo Fuori Le Mura, alle 17, e San Giovanni in Laterano, alle 18, per i fedeli bergamaschi.

A iniziare la lunga notte di preghiera, la Basilica di Santa Maria in Montesanto, a piazza del Popolo, aperta dalle ore 19. Ogni chiesa è animata da un gruppo. A Sant’Agnese in Agone, a piazza Navona, si prega in polacco e l’animazione è fatta dal centro giovanile San Lorenzo che custodisce la Croce della Giornata Mondiale della gioventù. A San Marco al Campidoglio, in piazza San Marco, c’è il movimento dei Focolarini. A Santa Anastasia, in piazza Sant’Anastasia, vicino Circo Massimo, ci sono le comunità carismatiche, al Santissimo Nome di Gesù all’Argentina, in piazza del Gesù, l’animazione, in italiano e spagnolo, è fatta dal Cammino Neocatecumenale. Mentre a Santa Maria in Vallicella, in via del Governo Vecchio, la preghiera è affidata a un gruppo polacco,  a San Giovanni dei Fiorentini, in via Acciaioli, c’è la comunità Nuovi Orizzonti e a Sant’Andrea della Valle, in piazza Vidoni, con animazione in francese, c’è il movimento di Comunione e Liberazione.

Nella chiesa di San Bartolomeo all’Isola Tiberina, l’animazione fatta dalla Comunità di Sant’Egidio, oltre che in italiano è anche in arabo . E a seguire Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio, in via del Caravita, è animata dalla comunità Shalom nata dopo un incontro tra il fondatore e Giovanni Paolo II durante il viaggio del Pontefice in Brasile nel 1980. Nella chiesa delle SS. Stimmate, in Largo delle Stimmate, cui è rettore don Fabio Rosini, la preghiera è affidata al centro vocazione e nella Chiesa dei XII Apostoli, in piazza Santi Apostoli, a guidare la preghiera è l’Azione Cattolica.
Infine nella chiesa di Santa Lucia in Gonfalone, in via dei Banchi Vecchi, l’animazione in più lingue è affidata al movimento internazionale Milizia di Santa Maria, e, in Santa Maria in Portico in Campitelli, in piazza Campitelli, l’animazione, in italiano e francese, è affidata ai giovani di Taizé.

In queste chiese la preghiera è organizzata secondo tre schemi elaborati dall’Ufficio liturgico del Vicariato. Il primo schema prevede la celebrazione dell’Ufficio delle Letture della II domenica di Pasqua. Il secondo segue la struttura dell’antico lucernario, un tradizionale rito che si celebra il sabato sera dopo il tramonto, in attesa della domenica, e pone l’accento sull’incontro con il Cristo, vera luce, privilegiando la dimensione dell’ascolto dando ampio spazio alle testimonianze tratte da testi di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Il terzo prevede la celebrazione dell’Eucaristia, seguita dall’adorazione eucaristica. In questo modo si è voluto valorizzare ciò che appartiene alla liturgia in questo tempo forte per la Chiesa come l’ottava di Pasqua, cioè otto giorni a partire dalla Pasqua. Un tempo che è considerato come un unico giorno e quindi propizio per la canonizzazione perché i santi sono proprio coloro che hanno conformato a Cristo la loro vita, e, con la loro vita e testimonianza sono stimolo e speranza per gli uomini.