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MONDO

Crollo delle esportazioni

Vendita di armi, dalla Germania stop a sauditi e Turchia

Il nuovo governo di Angela Merkel ha tagliato le forniture ad Ankara e ai paesi coinvolti nella guerra nello Yemen tra cui l’Arabia Saudita, che ha spesso usato bombe prodotte in Sardegna

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Una svolta decisa nella politica relativa alla vendita di armi. La ha realizzata il nuovo governo tedesco guidato dalla cancelliera Angela Merkel e dopo poche settimane c’è già stato un crollo delle esportazioni in direzione della Turchia – sotto accusa per il conflitto contro i curdi - e dell'Arabia Saudita.

L’esecutivo di grande coalizione ne ha dato notizia tramite il suo ministero dell’Economia, che ha sottolineato come tra il 14 marzo ed il 20 aprile, a Turchia ed Arabia Saudita siano stati concessi unicamente permessi per il valore, rispettivamente, di 1.926 euro e 28mila 563 euro di esportazioni. Nello stesso periodo dello scorso anno le vendite di armi verso i due paesi avevano avuto rispettivamente il valore di 3,3 milioni di euro verso Ankara e 24,5 milioni verso Riad.

La Cdu di Merkel ha anche concordato con i socialdemocratici di sospendere le esportazioni di armi verso tutti i paesi direttamente coinvolti nel conflitto in Yemen. Molte delle bombe utilizzate dai sauditi in quest’ultimo conflitto sono peraltro prodotte in Italia da un’azienda tedesca, più precisamente nella fabbrica Rwm di Domusnovas, in Sardegna (provincia di Carbonia-Iglesias), oggetto anche di un’inchiesta del  New York Times, in cui il quotidiano statunitense aveva ricostruito i tracciati delle navi e degli aerei cargo diretti verso l’Arabia Saudita e ritrovato i codici di fabbricazione delle bombe tra le macerie dei bombardamenti.

Un blocco della vendita che potrebbe quindi avere influenze anche su questo stabilimento, di cui molte forze politiche hanno già chiesto una riconversione, dal Movimento 5 stelle a Liberi e Uguali, fino ai movimenti indipendentisti sardi. Questo potrebbe scongiurare conseguenze economiche per un territorio già pesantemente colpito dalla crisi. Nel 2016, secondo la relazione annuale al Parlamento in materia di armamenti, inviata dalla Presidenza del consiglio, l’Italia ha a sua volta venduto all’Arabia Saudita forniture belliche per 427,5 milioni mentre le esportazioni verso la Turchia sono state pari a 133,4 milioni di euro. 

Bombe italiane in Yemen, parla l’autore dell’inchiesta NYT