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MONDO

Aumentano Paesi che non riconoscono esito scrutinio

Venezuela, Maduro minaccia opposizioni, Parlamento e Procura. Borges: non cederemo l'Aula

Le elezioni dell'Assemblea costituente si sono tenute nel sangue. Secondo i dati ufficiali ha votato il 41 per cento degli aventi diritto, ma l'opposizione contesta i dati. La Procuratrice generale Ortega: il voto è uno "schiaffo al popolo" e va disconosciuto. Gli Usa varano sanzioni contro Maduro e condannano l'uso della violenza 

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Nel suo primo discorso pubblico dopo i risultati nelle elezioni per l'Assemblea Costituente, il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha annunciato che l'organismo servirà per prendere misure contro il Parlamento, la Procuratrice Generale, i dirigenti dell'opposizione e la stampa indipendente.

Intanto si aggrava il bilancio della repressione nel giorno del voto: 13 i morti. Alcune delle vittime sono state assassinate, secondo vari deputati venezuelani, dai "collettivi", i cosiddetti "gruppi di difesa della revolucion'' chavista, spesso armati.

Presidente Parlamento: non cederemo l'Aula 
Il presidente del Parlamento venezuelano, Julio Borges, ha avvertito che si sta andando verso "uno scenario molto probabile di scontro violento" a Caracas, perchè l'opposizione non intende cedere le sede del potere legislativo all'Assemblea Costituente eletta ieri, di cui non riconosce la legittimità.

Gli Usa: alto rischio di dittatura. Nuove sanzioni contro Maduro
"Le fasulle elezioni di Maduro sono un altro passo verso la dittatura. Non accetteremo un governo illegale. Il popolo venezuelano e la democrazia prevarranno". Lo afferma l'ambasciatore americano all'Onu, Nikki Haley. E gli Stati Uniti hanno varato nuove sanzioni nei confronti di Maduro: i suoi asset negli Usa sono stati congelati.

Procuratrice Ortega: elezioni schiaffo a sovranità popolo 
Le elezioni per l'Assemblea Costituente svoltesi ieri in Venezuela sono "uno schiaffo al popolo e alla sua sovranità", che serve solo a soddisfare le "ambizioni dittatoriali" di un "piccolo gruppo" che vuole perpetuare "il potere assoluto in mano ad una minoranza". Lo ha detto oggi la Procuratrice Generale del Venezuela, Luisa Ortega Diaz, in una breve conferenza stampa in cui ha chiamato i cittadini a "disconoscere l'origine, il processo e il presunto risultato di questa Costituente immorale".

Bilancio Procura: 121 i morti dall'inizio delle proteste
Sono 121 le persone morte negli scontri di piazza in Venezuela e almeno 1.958 quelle rimaste ferite. E' il bilancio della Procura generale venezuelana che per la prima volta attribuisce la responsabilità di queste morti: almeno il 25% sono stati uccisi dalle forze dell'ordine e il 40% da gruppi di civili armati. "Il peggio è che siamo testimoni anche di crimini contro l'umanità", ha aggiunto la procuratrice Ortega Diaz: "Il Venezuela non merita questo, sono gravi violazioni dei diritti umani che intendo continuare a denunciare".
 
Battaglia sui dati dell'affluenza
Intanto il Consiglio elettorale nazionale ha reso noto che più di 8 milioni di venezuelani, pari al 41,53% degli elettori, hanno votato per la Costituente. "Il tasso di partecipazione è straordinario, con il 41,53% degli elettori del Venezuela che ha votato, pari a 8.089.320 votanti", ha detto il presidente del Consiglio elettorale nazionale, Tibisay Lucena. Dati contestati da un deputato dell'opposizione venezuelana, Henry Ramos Allup. Secondo il deputato del fronte anti-Maduro, infatti, solo 2,5 milioni di aventi diritto si sono recati alle urne sui circa 19,4 milioni di elettori, ovvero "l'88% ha deciso di astenersi.