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SALUTE

Il fondatore dell'Istituto europeo di oncologia

Veronesi: niente fumo, meno carne, riforma ospedali

Le priorità per il 2016 del famoso oncologo: niente allarmismi sulla tenuta del sistema sanitario nazionale, ma va rivisto il sistema ospedaliero. Grandi novità arriveranno per la cura di malattie gravi dalla medicina di precisione, terapie sempre più personalizzate e specifiche, ma dobbiamo metterci del nostro, cambiando stili di vita poco salutari. Colloquio col prof. Umberto Veronesi, Fondazione IEO

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Prof. Umberto Veronesi (ANSA)
Professore il 2015 è stato segnato da allarmi sul fronte della salute su cui vorrei una sua valutazione, per la loro opportunità ed efficacia. Da quello falso per il vaccino antinfluenzale Fluad, alla carne rossa che provocherebbe il cancro, all'ultimo, lo smog che uccide direttamente persone.
Bisogna essere molto cauti nel diffondere dati che si prestano a creare allarmismi nel campo della salute. Non bisogna , credo, dimenticare la razionalità  in nome della trasparenza. Innanzitutto va ben chiarito che nel nostro Paese la vita media continua ad allungarsi e la mortalità per le malattie più gravi e diffuse e' in diminuzione . Detto questo anche noi abbiamo i problemi di protezione della salute legati allo stile di vita del mondo occidentale: alimentazione sbagliata, fumo, inquinamento atmosferico. Per affrontare questi problemi, pero', non servono dichiarazioni o misure da shock ma interventi strutturali o educativi/formativi. Per l' alimentazione bisogna promuovere sistematicamente la riduzione del consumo di carne rossa, per il fumo occorre un' azione decisa dei governi contro la più grave causa di malattia e morte ad oggi conosciuta, per lo smog sono necessari interventi a livello nazionale quali la completa metanizzazione del riscaldamento domestico o l' utilizzo del teleriscaldamento, un maggiore controllo sulle emissioni delle auto e la promozione dei veicoli elettrici o i ibridi. Va aggiunto che i trend  per quanto riguarda i comportamenti individuali sono positivi : la gente inizia fortunatamente a smettere di fumare e il vegetarianismo sta prendendo piede. Ora ci attendiamo anche dalle politiche pubbliche una maggiore partecipazione strategica alla tutela della salute dei cittadini.


Quali risultati vede sul fronte della ricerca scientifica sulla salute e quali sono gli obiettivi realistici per il prossimo anno
La ricerca scientifica vive un periodo fiorente , in completa controtendenza rispetto al periodo di crisi finanziaria ed economica. Un obiettivo realistico per l' Italia e' il perfezionamento di un programma di medicina di precisione, attraverso un progetto nazionale di genomica e nanotecnologie

Torna spesso l'allarme per la stessa sopravvivenza del Sistema Sanitario Nazionale, tra ticket sempre più salati, posti letto ed ospedali ridotti, turn over degli operatori ancora bloccato, liste d'attesa infinite. Davvero stiamo andando verso una privatizzazione di fatto della sanità pubblica? E perchè, pur tra difficoltà, gli ospedali a gestione privata funzionano meglio e non hanno l'enorme deficit di molti pubblici?
Anche in questo caso non dobbiamo cadere nella trappola dell'allarmismo. La nostra sanità pubblica funziona e rimane una delle migliori al mondo. Ovviamente anche il nostro sistema pubblico risente del regime di risorse limitate che caratterizza tutto il mondo occidentale, e deve quindi fare i conti con l' impossibilità di mantenere lo  spirito del garantismo assoluto della riforma degli anni 80. Del resto la nostra Costituzione dichiara che cure gratuite vanno garantite agli indigenti e sotto questo aspetto il nostro SSN e' ancora fedele ai principi costituzionali. Ad esempio i ticket  sono elevati, e ' vero, ma le classi più povere e bisognose ancora riescono ad avere accesso alle cure. Non stupisce che gli ospedali a gestione privata abbiamo meno problemi organizzativi e anche finanziari, perché hanno più flessibilità gestionale e più facilità di investimento. Agli inizi degli anni 90 , con l' Istituto europeo di Oncologia, abbiamo messo a punto un modello di privato no- profit, vale a dire un ente di diritto privato ma convenzionato con il sistema pubblico, che ha dato prova di grandissima efficacia. Ciò che va fatto in Italia pero ' e ' una riforma radicale dell' intero sistema ospedaliero. Da Ministro della Sanità nel 2000 ho messo a punto con Renzo Piano un progetto  per il rinnovamento della rete ospedaliera italiana. Ma il piano giace da allora in qualche cassetto del Ministero.