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SPETTACOLO

Quando i giudizi delle giurie non furono condivisi da pubblico e critica

Verso Venezia 72. I leoni d'oro più discussi, le vittorie mancate di Visconti e Bellocchio

Il regista milanese perse con Senso e Rocco e i suoi fratelli. Ma anche al creatore di Buongiorno notte non andò meglio. Ecco una lista dei riconoscimenti più combattuti 

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di Laura Squillaci
Manca una settimana alla 72esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Sono 21 i film in concorso è già si inizia a guardare con curiosità alla gara cercando di immaginare chi potrà essere il vincitore. 
Da italiani non possiamo non fare il tifo per i nostri quattro titoli in competizione. Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio che torna al Lido tre anni dopo La bella addormentata; L'attesa dell'esordiente Piero Messina, assistente di Sorrentino per This must be the place e La grande bellezza; A bigger splash di Luca Guadagnino, remake della Piscina, noir francese con Alain Delon e Romy Schneider. Per amor vostro di Giuseppe Gaudino.
Ma sono tante le pellicole papabili. A partire dal futuristico Equals di Drake Doremus. O Remember di Atom Egoyan, storia di vendetta nei confronti di una guardia nazista. The Danish Girl di Tom Hooper con il fresco di Oscar, Eddy Redmayne, nei panni della prima transgender. C'è il temutissimo Spotlight di Tom McCarthy che affronta il delicato tema della pedofilia nella Chiesa. O ancora Anomalisa film d'animazione diretto da Charlie Kaufman.Ma le vittorie si sa non sono mai scontate. Alla giuria va l'ardua sentenza che spesso lascia lunghi strascichi. Nella lista delle assegnazioni poco apprezzate dal pubblico ci sono le due vittorie mancate di Luchino Visconti. La prima nel 1954, quando a Senso fu preferito Giulietta e Romeo di Renato Castellani. La seconda delusione per il regista milanese è stata nel 1960, quando il Leone d’Oro per Rocco e i suoi fratelli gli fu sottratto al rush finale dal Passaggio del Reno di André Cayatte. Il Leone d’Oro arriverà finalmente nel 1964 per Vaghe stelle dell'orsa. Nella storia burrascosa tra Visconti e Venezia c'è anche il suo infelice debutto. La Terra trema, il suo secondo film, rimane una dei più fischiati della storia del Lido.

Questa è storia di 50 anni fa ma anche più di recente pubblico e critica non hanno apprezzato alcuni Leoni d'oro. È il caso del Ritorno di Andrej Zvjagintsev che venne preferito al vincitore de facto Buongiorno, notte di Marco Bellocchio. Un'altra, polemica questa volta più legata al gossip, è del 2011 quando il primo premio fu assegnato a Sofia Coppola per Somewhere: presidente di Giuria c'era Quentin Tarantino un suo vecchio amore che in molti dicono abbia favorito il film della ex. Pure la vittoria di Faust di Sokurov, quest'anno di nuovo al Lido con Francofonia, non è stata ben digerita. In molti avrebbero preferito Carnage di Polanski che invece rimase a bocca asciutta.