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MONDO

Alfano: "Rafforzare i controlli dei confini, così si salva Schengen"

Amsterdam, vertice Ue su immigrazione. Berlino: "La Grecia faccia i compiti". Atene: accuse ingiuste

Al via in Olanda la riunione dei 28 sulla crisi migratoria. "L'Europa si trova davanti a un "bivio decisivo" - dice il ministro dell'Interno Angelino Alfano - e deve decidere " se andare avanti o restare indietro"

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Migranti
Mentre continuano ad arrivare profughi sulle nostre coste e verso Croazia e Slovenia dal Mar Egeo, sfidando le temperature polari di questi giorni, ad Amsterdam è in corso un vertice europeo sui migranti, un summit informale che riunisce i ministri dell'Interno dei paesi membri. Al centro dei colloqui: il futuro di Schengen.

Centinaia di persone sfilano contro la barriera costruita al confine con la Turchia, chiedendo rotte sicure per i profughi. Venerdì, nell'ultima tragedia nell'Egeo, sono morte 45 persone: venti erano bambini. I flussi, nonostante il freddo, non rallentano. A dicembre gli arrivi sono stati 108mila, 880mila in tutto il 2015. 

La Germania: "Atene faccia i compiti"
"Noi eserciteremo pressione sulla Grecia affinché faccia i suoi compiti", così il ministro dell'Interno tedesco Thomas de Maizière al suo ingresso alla riunione Ue. "Vedremo a che risultati si arriverà nelle prossime settimane. vogliamo mantenere Schengen - afferma de Maizière -. vogliamo soluzioni comuni europee, ma il tempo stringe".

La Grecia: "Basta con accuse ingiuste"
La Grecia chiede di smettere con "questo ingiusto gioco di accuse" che le vengono rivolte ed invoca la piena attuazione delle misure europee. Carenze e ritardi - come spiega il ministro alle Politiche migratorie Yoannis Mouzalas, che elenca una lunga lista di "bugie e verità" - in molti casi non dipendono da Atene.

Commissione: nessuno vuole escludere Atene da Schengen
"Non c'è un piano per escludere la Grecia dall'area Schengen e non si è mai discusso né la sospensione di Schengen né l'espulsione di un suo Paese membro: sono possibilità che non esistono con le regole attuali". Lo ha detto la portavoce per la politica di Immigrazione e asilo della Commissione Ue, Natasha Bertaut, rispondendo oggi a Bruxelles alle domande dei corrispondenti riguardo alle indiscrezioni apparse sulla stampa italiana e internazionale negli ultimi due giorni.

In precedenza, l'allarme del Commissario per l'immigrazione e gli affari interni, Dimitris Avramopoulos: "E' a rischio l'unità dell'Europa. Sui migranti bisogna procedere uniti e trovare soluzioni condivise". In una fase delicata a livello mondiale - prosegue - non bisogna alimentare le paure. Il compito di noi politici - spiega - è quello di allontanare le preoccupazioni dei cittadini. E avanza proposte concrete. La Commissione - ricorda Avramopoulos - ha messo sul tavolo due agende molto ambiziose su immigrazione e sicurezza. Ora è il turno dei paesi membri che le devono mettere in pratica: dalla ricollocazione della Guardia Costiera e di frontiera, sino al pacchetto di misure antiterrorismo. 

Il Commissario inoltre ribadisce che Italia e Grecia, paesi di frontiera, non devono essere lasciati soli, ma affiancati nel gestire l'accoglienza. Inoltre - aggiunge - è necessario sbloccare gli aiuti alla Turchia spiegando che il Paese ospita 2 milioni di profughi ed è giusto dare tre miliardi per ridurre il flusso dei migranti.

Alfano: "Rafforzare i controlli dei confini, così si salva Schengen"
"Bisogna rafforzare i controlli e rendere veramente sicuri i confini extra Ue, facendo questo riusciremo a salvare Schengen". Così ai microfoni di RaiNews24 il ministro dell'Interno Angelino Alfano arrivando alla riunione Ue ad Amsterdam.

L'Austria: "Servono dei limiti"
"Sono convinta che abbiamo bisogno di una supervisione comune dei confini e dei tratti costieri", così il ministro dell'Interno austriaco Johanna Mikl-Leitner ad Amsterdam rispondendo in merito all'idea di isolare la Grecia e introdurre per 2 anni i controlli alle frontiere. "Non si possono accogliere troppi profughie poi lasciare che diventino dei senzatetto. Servono dei limiti", così il ministro dell'Interno austriaco Johanna Mikl-Leitner, al suo arrivo alla riunione ad Amsterdam. "Il tetto massimo" sull'accoglienza dei richiedenti asilo "rimane - spiega -. Sono convinta che chiunque voglia accogliere dei profughi ed integrarli deve prevedere un tetto massimo: le nostre risorse sono limitate in termini di possibilità di alloggio, previdenza sociale e sistema scolastico".

Accordo difficile da trovare
Trovare un accordo sarà piuttosto complicato con gli Stati dell'Europa Centro-orientale che frenano. Svezia e Danimarca che hanno rimesso i controlli alle frontiere. E con la Francia, proiettata alle elezioni del 2017 e Marine Le Pen in agguato, che sulla questione profughi è sorda.

L'Italia con il presidente del Consiglio Matteo Renzi nei giorni scorsi ha ribadito la sua posizione: chiudendo le frontiere tradiremmo la nostra identità. Il ministro dell'Interno Angelino Alfano auspica che l'Europa resti "ad assetto stabile". E incalza:"non ci possono essere pezzetti d'Europa perchè sarebbe l'inizio dello sgretolamento".

Preoccupazione in merito è stata manifestata anche da Christine Lagarde, direttore del Fmi e Mario Draghi, presidente della Bce, per i quali il fenomeno dei flussi migratori è "inevitabile".