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ECONOMIA

Vertice a Palazzo Chigi, Di Maio e Salvini: "La manovra non cambia"

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Vertice sul Def e la manovra, convocato dal premier Giuseppe Conte, questa sera a Palazzo Chigi. Alla riunione hanno partecipato i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il ministro dell'Economia Giovanni Tria e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti.

"I numeri della manovra di bilancio non sono assolutamente in discussione, anzi la manovra stessa si rafforza con il piano di investimenti per il Paese di cui domani discuteremo insieme alle principali aziende di Stato nel corso della cabina di regia qui a Palazzo Chigi" ha affermato il premier.



Di Maio-Salvini: la manovra non cambia, andiamo avanti
A vertice iniziato è andato in scena un vero e proprio blitz, davanti a Palazzo Chigi, di Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Un blitz non programmato, tanto che i cronisti che seguivano il vertice nella sede del governo sono stati avvertiti solo pochi istanti prima. Di Maio e Salvini, a una manciata di minuti dalla bocciatura dell'Ubp della Nadef, hanno assicurato che sulla nota di aggiornamento "tiriamo tranquillamente e orgogliosamente avanti".

"Noi andiamo avanti e secondo me cresceremo anche di più del 2%, non dell'1,5%" precisa Salvini "Non abbiamo nessuna intenzione di fare alcun regalo a chi vuole l'Italia in ginocchio. Tiriamo tranquillamente e orgogliosamente dritti".

La linea del governo è stata confermata dal premier Conte che ha rilanciato: "I numeri della manovra di bilancio non sono assolutamente in discussione, anzi la manovra stessa si rafforza con il piano di investimenti per il Paese di cui domani discuteremo insieme alle principali aziende di Stato nel corso della cabina di regia qui a Palazzo Chigi".

La bocciatura del Def da parte dell'ufficio parlamentare di bilancio? "Ascoltiamo tutti ma gli italiani ci chiedono di tirare dritto" ha risposto Salvini. "Cambiare" l'impostazione della manovra "sarebbe tradire i cittadini", ha affermato il leader M5s Luigi Di Maio.

Lo spread a 400? "Non accadrà" dice ancora Salvini. L'ufficio parlamentare di bilancio ha bocciato il Def? "Non contesto quelli che sono stati in silenzio per anni. E' curioso che Bankitalia, Commissione, Corte dei Conti indichino la strada del ritorno al passato: le ricette del passato hanno portato al disastro. Quindi mi domando dove tutti questi economisti erano mentre l'Italia si impoveriva e si precarizzava", sottolinea il leader della Lega. "Noi andiamo avanti e secondo me cresceremo anche di più del 2%, non dell'1,5%".

Intanto, il decreto fiscale collegato alla legge di bilancio, a quanto si apprende da fonti di governo, non sarà sul tavolo del Cdm previsto per mercoledì pomeriggio.