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ECONOMIA

Vertice a Palazzo Chigi

Recovery Fund, confronto Conte-Iv. Bellanova: "La Task Force non c'è più, passo avanti"

Sul Recovery Fund Italia Viva presenterà un proprio documento, annuncia la capodelegazione al termine dell'incontro con il premier a Palazzo Chigi

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"Finalmente conte ha preso atto che le proposte di Italia Viva sono assolutamente positive e la task force nel testo" del Recovery Fund che "ci è stato mandato ieri sera non c'è più. E' un passo avanti", dice la capodelegazione di Iv Teresa Bellanova dopo il vertice con Conte a Palazzo Chigi.

Sul Recovery Fund Italia Viva presenterà un proprio documento, annuncia la ministra. "Quando la discussione avrà un termine? Nei primi giorni della settimana prossima", dice la ministra.

Al Cdm in cui è stata presentata la prima bozza del Recovery plan "Conte ha impiegato un'ora e ventisette minuti per illustrarci la Task Force. Dopodiché il ministro Amendola ha parlato mezz'ora dei contenuti" del piano, ricorda la titolare dell'Agricoltura. "Ora la questione della governance è scomparsa e finalmente si comincia a discutere di numeri e contenuti", aggiunge.

E a chi le chiede se siano finiti "i pretesti" per far cadere il governo Bellanova risponde: "E' un pretesto dire che secondo l'Inps in questo paese le assunzioni sono calate del 34%? E' un pretesto dire che servono poderose politiche attive perché se non ci rendiamo conto che, continuando con i bonus e la Cig, quando finirà il blocco di licenziamenti ci ritroveremo assieme a milioni di disoccupati?". 

"Stiamo cercando di dare il nostro contributo. Il problema di questo Paese non è se Bellanova o Bonetti si dimettano, ma dare risposte ai cittadini",  dice la capodelegazione di Iv.

"Basta con i bonus, serve discutere di politiche attive", osserva. Per la ministra dell'Agricoltura "oggi si è fatto un passo avanti. Discutiamo nel merito delle questioni".

"Il governo sta sereno se risolve i problemi" degli italiani, "se non risolve quei problemi è inutile",  ha detto la capodelegazione di Italia Viva. "Nel merito abbiamo dato il massimo del contributo, adesso aspettiamo che finisca il giro di consultazioni".

Nel corso dell'incontro fra la delegazione di Italia viva e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte "abbiamo posto una domanda: se nel documento che ci è stato consegnato ieri sera ci sono solo 9 miliardi per la sanità e sappiamo che ci sono grossissimi problemi di strutture e personale, perché non si riflette sulla possibilità di utilizzare i 37 miliardi del Mes che hanno minori condizionalità rispetto a quelle che prevede il Recovery?", ha detto Teresa Bellanova, parlando con i cronisti all'uscita da palazzo Chigi al termine del vertice. "Domanda - ha aggiunto - alla quale pensiamo di dover avere una risposta".

Leu: "Serve riequilibrio risorse su sanità"
"Serve mettere in campo una strategia di lungo respiro che tenga insieme green, salute e infrastrutture sociali e questo significa anche un riequilibrio delle risorse. La salute è l'elemento che tiene tutto insieme e ha bisogno di una diversa allocazione delle risorse". Lo dice la capogruppo al Senato, Loredana De Petris al termine dell'incontro tra la delegazione Leu e il premier Giuseppe Conte sul recovery. Iv chiede il Mes? "La strumentalità a volte è commovente, qui il problema non è di accaparramento dei soldi ma di rafforzare i progetti che intrecciano la sanità con gli altri" pilastri del piano, "il green soprattutto". 

Federico Fornaro definisce "costruttivo" l'incontro odierno di Leu con Conte e i ministri. "Siamo entrati nel merito - dice Fornaro - sui fondi e sui metodi. Dobbiamo avere pochi progetti, ma incisivi, allo scopo di cambiare veramente la vita delle persone. Sulla governance abbiamo trovato la massima apertura nella bozza che ci è stata presentata. C'è la massima disponibilità a ragionare sulla governance, in un'ottica che fa rientrare tutto nella logica della pubblica amministrazione, facendo salvo il monitoraggio e le possibilità di intervenire ove necessario. Entrare nel merito aiuta".

Per Fornaro "è fondamentale che questa massa di investimenti abbia la cornice di una riforma del lavoro. Servono una nuova legge sulla rappresentanza e ammortizzatori sociali per rendere più stabile il lavoro, combattere laprecarietà e aumentare i salari".

Sui tempi per l'arrivo dei primi fondi dalla Ue, Fornaro dice: "Dovete chiedere ad Amendola ma è facile che arriveremo al secondo semestre del 2021". Sui tempi del Cdm per l'approvazione del Recovery Plan italiano, Fornaro aggiunge: "L'obiettivo è arrivare al Cdm entro la fine dell'anno". De Petris prosegue: "Lavoreremo molto per concretizzare rapidamente le modifiche e andare al Consiglio dei Ministri".

Amendola: "Abbiamo 52 progetti". Governance prevista da Ue
"Abbiamo 52 progetti, che saranno analizzati e resi coerenti". Lo ha detto il ministro delle Politiche Ue Enzo Amendola lasciando palazzo Chigi dopo gli incontro sul Recovery plan.

"La governance è nelle linee guida della commissione Ue, a pagina 33 l'Ue ci chiede una struttura che monitori" i progetti del Recovery plan. "Poi ogni paese sceglie come costruirla", dice Amendola parlando con i cronisti a palazzo Chigi. "La governance non sostituirà i ministeri, come è stato detto, delineeremo queste norme come abbiamo sempre fatto in questi due giorni, lavorando con pragmatismo e coesione", aggiunge. 

 "Domani ci sarà il Consiglio dei ministri sul Milleproroghe poi si chiude la legge di bilancio, poi si procederà" sui passaggi successivi per la definizione del Piano per il Recovery Fund. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, Enzo Amendola, rispondendo alle domande dei cronisti davanti a palazzo Chigi a conclusione del giro di incontri  fra il Governo e le forze di maggioranza sul piano elaborato in vista dell'erogazione dei fondi europei per la risposta alla crisi causata dalla pandemia di Covid 19.