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POLITICA

Via libera della Camera a ddl Province, ora è legge

La Camera ha approvato il Ddl Delrio sulle province, che così diventa legge. I voti favorevoli sono stati 260, i contrari 158, gli astenuti 7
 

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Roma
Via libera definitivo della Camera al disegno di legge sulla trasformazione delle Province in enti di secondo livello e sulle città metropolitane. Il provvedimento è stato
approvato con 260 voti favorevoli, 158 contrari e sette astenuti, senza ricorso alla fiducia, a differenza di quanto avvenuto la settimana scorsa al Senato.

Il provvedimento stabilisce riforme in materia di enti locali, prevedendo l'istituzione delle città metropolitane, la ridefinizione del sistema delle province ed una nuova disciplina in materia di unioni e fusioni di comuni.

Il Pd ha votato a favore con Scelta Civica, Psi, Centro democratico. Contro il ddl Delrio hanno votato Fi, M5S, lega, Sel e Fdi. Durante la votazione più volte il capogruppo di Fi Renato Brunetta ha urlato "Golpe! Questo è un golpe! Votiamo compatti no". Dopo il voto, dai banchi del Pd si è levato un applauso. 

Nuovi confini e nuove competenze 
Con il via libera definitivo della Camera al disegno di legge con le “disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, senza correzioni rispetto al testo votato dal Senato, si ridisegnano confini e competenze dell'amministrazione locale in attesa della riforma del Titolo V della Costituzione.

Città metropolitane dal 2015
Le Province diventano enti territoriali di area vasta, di secondo grado, e dal 2015 le Città metropolitane subentreranno alle province omonime, e il sindaco metropolitano sarà il sindaco del comune capoluogo. La Città metropolitana disporrà di un consiglio metropolitano eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali dei comuni della città metropolitana.
   
Presidente della Provincia 
Il presidente della Provincia verrà eletto dai sindaci e dai consiglieri dei Comuni della Provincia e durerà in carica quattro anni. Il relativo consiglio, eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali dei Comuni della Provincia, sarà composto dal presidente della Provincia e da un numero di consiglieri variabile tra le sedici e le dieci unità sulla base della popolazione.
 
Competenze provinciali trasferite a Regioni e Comuni
Tra gli organi della Provincia è prevista anche l'assemblea dei sindaci. Le
competenze provinciali vengono sostanzialmente trasferite a Regioni e Comuni.
  
Presidenti e consiglieri provinciali non riceveranno alcun compenso extra rispetto a quello percepito in quanto primi cittadini dei rispettivi Comuni.