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POLITICA

Nuova polemica con M5s

Viminale, Salvini: "Da parti sociali sì a Tav e no a salario minimo"

Il vicepremier leghista: "Manca manodopera e alcuni danno la colpa al reddito di cittadinanza". Si sta "lavorando all'eliminazione della Tasi e alla riorganizzazione della tassazione sulla casa". Cgil: "Il Paese è fermo, ripartire con investimenti". Barbagallo (Uil): "Sulla manovra aspettiamo proposte scritte". Sbarra (Cisl): "Non serve salario minimo, c'è contrattazione"

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"Per il piano straordinario di investimenti occorre discutere con l'Unione europea alcuni vincoli europei in base ai quali nulla di quello di cui stiamo parlando da tre ore sarebbe possibile". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, incontrando i giornalisti durante una pausa dell'incontro con le parti sociali. "La situazione dei consumi è ferma - ha proseguito - bisogna prenderne atto. E' vero che aumenta il numero dei lavoratori e diminuisce il numero dei disoccupati però bisogna anche considerare la qualità del lavoro. Nella grande distribuzione e nei negozi il potere reale d'acquisto delle famiglie è fermo".

Dopo l'incontro di ieri a Palazzo Chigi  tra il premier Giuseppe Conte e i sindacati oggi dunque si torna a parlare di manovra economica ma in questo caso al Viminale, come già accaduto qualche settimana fa, "per una giornata di ascolto, confronto e proposta sulla crescita del paese", ha detto il vicepremier leghista. Il leader della Cgil però, in questo caso, ha declinato l'invito. Ieri il segretario Maurizio Landini ha partecipato all'incontro con il premier, e ha fatto sapere che non sarebbe andato invece all'appuntamento con Salvini. "A Palazzo Chigi sì, perché è normale che sulla Legge di Bilancio il segretario Cgil abbia come interlocutore il presidente del Consiglio e quindi tutto il Governo. Il Tavolo sulla Manovra è uno ed è quello di Palazzo Chigi".

Al Viminale c'è lo stato maggiore leghista e anche Armando Siri, l'ex sottosegretario indagato per corruzione dalla procura di Roma. Con lui al tavolo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgietti, i ministri Giulia Bongiorno, Massimo Bussetti e Gian Marco Centinaio e poi Alberto Bagnai, Massimo Bitonci, Claudio Borghi, Claudio Durigon, Dario Galli, Guido Guidesi e Massimo Garavaglia.

"Questo non è un tavolo parallelo a quello di ieri, non c'è nessuna sovrapposizione", ha detto il vicepremier secondo quanto hanno riferito fonti presenti al ministero. "Stiamo raccogliendo le varie posizioni di tutto il mondo produttivo e dei lavoratori perché vogliamo un progetto per il paese", ha aggiunto. 

"Abbassare le tasse e via la Tasi"
"Un coraggioso e sostanzioso abbassamento delle tasse" nella prossima manovra economica", ha inoltre promesso Salvini alle parti sociali. "Tutti hanno sottolineato l'importanza di investire in infrastrutture e opere pubbliche", ha continuato specificando che si sta "lavorando all'eliminazione della Tasi e alla riorganizzazione della tassazione sulla casa".

"Manca manodopera, alcuni danno colpa a reddito di cittadinanza"
"In tanti hanno sottolineato la mancanza di mano d'opera qualificata, che in alcuni casi è stata attribuita all'inserimento del reddito di cittadinanza perché dicono sarebbe più comodo non fare che fare", ha detto poi Salvini.

"Sì a Tav e no al salario minimo"
"Da tutte le sigle sedute al tavolo, sia sindacati che associazioni, è arrivato un 'no' unanime al salario minimo e un 'sì' all'Alta velocità". Così Salvini, al termine dell'incontro al Viminale con le parti sociali.

"Linea diversa da Tria"
"La mia linea è molto diversa da quella di Tria? Evidentemente sì, è impensabile fare una manovra a costo zero se vuoi fare investimenti e taglio delle tasse, chiunque faccia il gioco delle tre carte non fa parte del nostro progetto di Italia", dice Salvini in conferenza stampa dopo l'incontro con le parti sociali.

"Voto anticipato? Vedremo anche prima di settembre"
Se ci saranno le condizioni per un voto anticipato "lo vedremo a breve, anche prima di settembre", ha poi detto Salvini.

Garavaglia: si supera bonus Renzi
"Pensiamo a 10-15 miliardi di riduzione delle tasse. A partire dal superamento del bonus Renzi" degli 80 euro, "che non vale dal punto di vista dell'accumulo contributivo per la pensione. Per superamento si intende la trasformazione in decontribuzione". Lo ha detto il viceministro all'Economia, Massimo Garavaglia, nel corso dell'incontro con le parti sociali al Viminale.

Fracassi (Cgil): "Il Paese è fermo, urge grande piano investimenti"
"Il Paese è fermo, come dimostrano anche gli ultimi dati ISTAT e il rapporto Svimez, si aprono divari territoriali e sociali sempre più preoccupanti. Per ripartire, per creare lavoro, serve un grande piano di investimenti pubblici e privati e nuove assunzioni nella pubblica amministrazione". E' quanto ha detto Gianna Fracassi, vicesegretario generale Cgil, intervenendo al tavolo al Viminale. "E' poi necessaria una ridistribuzione delle risorse a favore dei lavoratori e dei pensionati".

Barbagallo (Uil): "Su manovra aspettiamo proposte scritte"
"Noi vi abbiamo fornito i nostri documenti e le nostre proposte scritte, ora ci aspettiamo almeno qualche rigo che metta nero su bianco ciò che intendete fare con la Finanziaria, proprio a partire dalla questione fiscale". Lo ha detto il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. "Siamo d'accordo con voi sulla necessità di ridurre le tasse - ha sottolineato Barbagallo - ma vorremmo capire come e a chi. Per parte nostra, ribadiamo la necessità di ridurre le tasse ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, perché cosi queste categorie di cittadini recuperano il loro potere d'acquisto e possono dare il loro contributo al rilancio dei consumi.. E rivolgendosi alla ministra Giulia Bongiorno, presente alla riunione, l'ha invitata ad attivare al più presto i tavoli di confronto con le categorie del pubblico impiego, anche per il rinnovo dei contratti dei comparti interessati".

Sbarra (Cisl): "Non serve salario minimo, c'è contrattazione"
"L'Italia non ha bisogno di un salario minimo per legge. Abbiamo un sistema diffuso di contrattazione collettiva che copre praticamente tutti i settori produttivi. La malattia da curare è quella dei troppi contratti pirata. Li bisogna colpire e riconoscere i contratti collettivi sottoscritti dalle grandi associazioni sindacali ed imprenditoriali". Lo ha detto Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto della Cisl, durante l'incontro al Viminale. "Bisogna ripartire soprattutto dalla politica industriale, stabilire insieme su quali settori innovativi e comparti investire".

Fonti M5S: Salvini smentito dai sindacati
"Salvini oggi si è improvvisato portavoce dei sindacati ed è stato smentito proprio dai sindacati che hanno riconosciuto Palazzo Chigi luogo ufficiale dove interloquire con il governo e hanno rimandato al mittente alcune proposte mai discusse, fortunatamente, tra i membri di governo. Diciamocelo chiaramente: oggi Salvini non ha fatto una bella figura. Lo diciamo da tempo: bisogna fare squadra e non dividere il governo". Così fonti M5s.