Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Violenza-sessuale-su-un-15enne-indagato-un-ex-parroco-nel-Pescarese-36736223-483a-4b76-beb8-80b11a4502c6.html | rainews/live/ | true
ITALIA

L'arcivescovo: "Siamo a disposizione degli investigatori"

Violenza sessuale su un 15enne, indagato un ex parroco nel Pescarese

L'uomo avrebbe avuto ripetuti rapporti con il ragazzino, oggi maggiorenne. La denuncia è stata presentata dai genitori. Il religioso è stato allontanato dalla parrocchia dalla Curia

Condividi
Mappa di Spoltore (da Google Maps)
Spoltore (Pescara)
Avrebbe avuto ripetuti rapporti sessuali con un ragazzino di 15 anni, oggi maggiorenne. Questa l’accusa ai danni dell’ex parroco di Spoltore (Pescara), don Vito Cantò. Il religioso è indagato per violenza sessuale.

Il racconto del ragazzo ai genitori 
A denunciare le presunte violenze sono stati i genitori del ragazzo, che frequentava la chiesa di Spoltore e che si sarebbe confidato con i genitori solo l'anno scorso. Secondo i suoi racconti, i rapporti sarebbero avvenuti tra la fine del 2011 e l'inizio del 2012.

Allontanato dalla parrocchia dalla Curia 
La coppia ha contattato prima la Curia e poi, nei mesi scorsi, ha denunciato i fatti alla polizia. Del caso si sta occupando il personale della squadra mobile, che su disposizione della Procura della Repubblica ha eseguito una perquisizione a casa dell'ex parroco. L’uomo ora vive a Cepagatti, dai genitori, a seguito dei provvedimenti adottati dalla Curia nei suoi confronti nel momento in cui è arrivata la segnalazione della famiglia del ragazzino.

L'arcivescovo: "Siamo a disposizione degli investigatori"
Sulla vicenda è intervenuto l'arcivescovo di Pescara-Penne, Tommaso Valentinetti, annunciando di essere a disposizione degli investigatori per aiutarli "a comprendere la situazione". "Dopo le segnalazioni avute riguardo don Vito - spiega Valentinetti in una nota - lo abbiamo allontanato dalla comunità parrocchiale con una sospensione dalle mansioni proprie dell'ufficio sacerdotale 'ad cautelam'. Inoltre, secondo quanto richiesto dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, in ottemperanza al Motu Proprio 'Sacramentorum Sanctitatis tutela', abbiamo avviato il procedimento canonico che attualmente si trova nella fase di processo penale canonico". "Confidiamo nella Giustizia - conclude l'arcivescovo - e continueremo ad essere a disposizione per la risoluzione del caso".