POLITICA
Giornata mondiale contro la violenza sulle donne
Violenza sulle donne, Bonafede: in prossimo Cdm approvazione ddl su Codice rosso
Bonafede ricorda che "al prossimo Consiglio dei ministri abbiamo all'ordine del giorno l'approvazione del disegno di legge sul 'Codice rosso' che abbiamo già presentato con il ministro Giulia Bongiorno e Michelle Hunziker, fondatrici dell'associazione ''Doppia difesa'' ispiratrice del provvedimento
"A tutte le donne che subiscono violenza, faccio un appello: denunciate la bestia che vi sta accanto. Uno che approfitta della propria forza fisica per calpestare, anche fisicamente, un'altra persona non è degno di essere definito 'uomo'". È l'appello che il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, rivolge alle donne vittima di abusi nella Giornata per non dimenticare la violenza sulle donne.
"A luglio scorso - registra il guardasigilli via Facebook - erano già 130 i femminicidi registrati nei 12 mesi precedenti. Si viaggia a una media di 150 l'anno, quasi uno ogni due giorni. Omicidi consumati nei contesti familiari, per mano di mariti o partner, ex o altri familiari. Le sentenze ci dicono che sul totale delle condanne per omicidi di donne, l'85 per cento sono classificabili come femminicidio, perché avvenuti in ambito familiare o all'interno di relazioni sentimentali poco stabili. Nel 2017 sono state 2.018 le sentenze definitive per violenza sessuale, 1.827 quelle per stalking. Si tratta di numeri che descrivono, soltanto parzialmente, la tragedia che si consuma quotidianamente nella nostra società. Non c'è più tempo da perdere".
Bonafede ricorda che "al prossimo Consiglio dei ministri abbiamo all'ordine del giorno l'approvazione del disegno di legge sul 'Codice rosso' che abbiamo già presentato con il ministro Giulia Bongiorno e Michelle Hunziker, fondatrici dell'associazione ''Doppia difesa'' ispiratrice del provvedimento. Come avviene al pronto soccorso, alle denunce delle donne per maltrattamenti, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni aggravate commessi in contesti familiari o di semplice convivenza, sarà applicato un 'codice rosso'".
Spiega Bonafede che "la denuncia sarà portata direttamente sulla scrivania del pm che avrà un termine ristrettissimo -3 giorni - per sentire la donna. E la polizia giudiziaria dovrà dare priorità alle indagini. Sempre secondo le statistiche, circa 9 donne su 10 non denunciano ciò che hanno subito, soprattutto fra le mura domestiche, quindi chiunque trovi il coraggio di denunciare, deve essere subito ascoltato".
Il guardasigilli ricorda che "spesso si tratta di violenze all'interno della famiglia: nemmeno gli animali arrivano a questo punto".
"A luglio scorso - registra il guardasigilli via Facebook - erano già 130 i femminicidi registrati nei 12 mesi precedenti. Si viaggia a una media di 150 l'anno, quasi uno ogni due giorni. Omicidi consumati nei contesti familiari, per mano di mariti o partner, ex o altri familiari. Le sentenze ci dicono che sul totale delle condanne per omicidi di donne, l'85 per cento sono classificabili come femminicidio, perché avvenuti in ambito familiare o all'interno di relazioni sentimentali poco stabili. Nel 2017 sono state 2.018 le sentenze definitive per violenza sessuale, 1.827 quelle per stalking. Si tratta di numeri che descrivono, soltanto parzialmente, la tragedia che si consuma quotidianamente nella nostra società. Non c'è più tempo da perdere".
Bonafede ricorda che "al prossimo Consiglio dei ministri abbiamo all'ordine del giorno l'approvazione del disegno di legge sul 'Codice rosso' che abbiamo già presentato con il ministro Giulia Bongiorno e Michelle Hunziker, fondatrici dell'associazione ''Doppia difesa'' ispiratrice del provvedimento. Come avviene al pronto soccorso, alle denunce delle donne per maltrattamenti, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni aggravate commessi in contesti familiari o di semplice convivenza, sarà applicato un 'codice rosso'".
Spiega Bonafede che "la denuncia sarà portata direttamente sulla scrivania del pm che avrà un termine ristrettissimo -3 giorni - per sentire la donna. E la polizia giudiziaria dovrà dare priorità alle indagini. Sempre secondo le statistiche, circa 9 donne su 10 non denunciano ciò che hanno subito, soprattutto fra le mura domestiche, quindi chiunque trovi il coraggio di denunciare, deve essere subito ascoltato".
Il guardasigilli ricorda che "spesso si tratta di violenze all'interno della famiglia: nemmeno gli animali arrivano a questo punto".
"Nelle prossime settimane ci sarà una nuova legge chiamata Codice Rosso che permetterà a tutte le donne che denunciano di avere un aiuto immediato da parte dei magistrati, sono troppe le donne che muoiono in attesa di giudizio" @gbongiorno66 a @RaiStudio24 #violenzasulledonne pic.twitter.com/nLo343vT9u
— Rainews (@RaiNews) 23 novembre 2018