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ECONOMIA

Il governatore di Bankitalia alla Development Committee

Visco: il fondo Atlante non risolverà "i problemi" ma è un "buon tassello in un processo più ampio"

Il fondo Atlante è una "risposta alle turbolenze di mercato", ha detto Visco, e un "buon tassello in un processo più ampio". Per il governatore di Bankitalia, l'integrazione dei migranti nel mercato del lavoro può avere benefici nel lungo termine

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Ignazio Visco (LaPresse)
Per il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, intervenuto al Development Committee insieme al ministro delle Finanze Pier Carlo Padoan, il fondo Atlante è una "risposta alle turbolenze di mercato". E sottolinea che le sofferenze sono una "questione che deve essere affrontata con decisione". 

La questione fondamentale di Atlante e degli interventi del settore privato, ha continuato il governatore della Banca d'Italia, "è legata a due aspetti. Il primo è la capacità di questi interventi privati di portare fuori dalle banche un ammontare consistente di crediti deteriorati. Il secondo è l'impatto che questo può avere su banche che devono essere  ristrutturate". Poi ha sottolineato che Atlante è una soluzione privata, "stanno cercando di determinare le regole e comunicano anche con noi. Le regole devono essere ben determinate. E' una cosa complessa'' e deve essere una soluzione "graduale" perché non risolverà  "i problemi ereditati dalle banche in anni quando c'è stato un calo della produzione del 25%", ma è un "buon" tassello in un processo più ampio".

Secondo Visco, 'serve un approccio organico, in cui si vede anche un ruolo pubblico. Sarebbe grave se il governo e la vigilanza mettessero solo la firma'' precisando che ''i privati stanno discutendo, anche con noi. Quando si crea un fondo si devono superare una serie di test. Siamo molto severi''.

Il Governatore ha anche spiegato che "le sofferenze sono circa 200 miliardi di euro, di cui 80 miliardi nette che sono accantonati a fronte delle perdite. A fronte di questi 80 miliardi ci sono garanzie di 120 miliardi'' e, ha sottolineato, le sofferenze sono parte dei crediti deteriorati, che sono complessivamente 350 miliardi di euro.

Nel corso della conferenza stampa congiunta con il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan, Visco riferendosi ai migranti ha detto: ''Se c'è un problema pubblico ed esigenze comuni è bene che ci sia un intervento collettivo pubblico'' perché l'integrazione dei migranti nel mercato del lavoro può avere benefici nel lungo termine. Ma serve un'attenta considerazione delle dimensioni della crisi per accomodare gli interessi dei migranti e dei paesi che li ospitano in iniziative di sviluppo e decisione per l'allocazione delle risorse. Secondo Visco, un coinvolgimento della Banca Mondiale sarebbe utile per affrontare la questione in "modo efficace".