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SALUTE

Psicoterapia, terapia di gruppo e ascolto per i genitori

Vittime del cyberbullismo, al Gemelli di Roma l'ambulatorio per le cure

Apre i battenti al Policlinico universitario A. Gemelli di Roma un ambulatorio dedicato all'ascolto e alla cura delle vittime del cyberbullismo, un fenomeno in crescita in tutta Italia

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Roma
Curare i danni reali, a volte devastanti, delle offese virtuali. Apre i battenti al Policlinico universitario A. Gemelli di Roma un ambulatorio dedicato all'ascolto e alla cura delle vittime del cyberbullismo, un fenomeno in crescita in tutta Italia, e frequente anche nel Lazio e nella Capitale. Il servizio nasce in collaborazione con la Polizia Postale ed è in continuità con l'Ambulatorio per la Dipendenza da Internet del Policlinico romano, di cui è responsabile Federico Tonioni, che dal 2009 ha accolto e curato oltre 600 pazienti. 

Psicoterapia per le vittime e i cyberbulli
La cura e la riabilitazione saranno svolte attraverso psicoterapia e terapia di gruppo, con uno spazio di ascolto anche per i genitori. L'ambulatorio sarà a disposizione non solo delle vittime, ma anche dei cyberbulli. "Con le vittime - spiega lo psichiatra Tonioni - il focus di intervento farà riferimento alla capacità del giovane di gestire la propria aggressività, di solito trattenuta, per poter costruire il proprio spazio nel mondo e dotarsi degli strumenti per evitare di rendersi 'disponibili' a essere perseguitati. Con i bulli invece il focus dell'intervento farà riferimento alla capacità di diventare empatici, evocando sentimenti di colpa con lo scopo di lavorare sull'affettività".

Ascolto per il familiari
Fondamentale, affinché il fenomeno venga allo scoperto, sarà il ruolo dei familiari di vittime e di cyberbulli, a cui sarà dedicato uno spazio di ascolto nell'ambulatorio. Inoltre la struttura potrà potenzialmente mettersi in raccordo con istituti scolastici per cercare di scovare i possibili utenti, anche grazie alla Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Fenomeno in crescita
Il cyberbullismo (violenze psicologiche, insulti, offese e rivelazione di segreti online), è un fenomeno in crescita ovunque: in una ricerca realizzata da Save the Children, in collaborazione con Ipsos lo scorso anno, si evidenzia come 4 minori su 10 sono testimoni di atti di bullismo online verso coetanei, percepiti "diversi" per aspetto fisico (67%), per orientamento sessuale (56%) o perché stranieri (43%). "Il fenomeno è ancora più pericoloso se pensiamo che il 62% dei bambini ha a disposizione un telefonino proprio, contro il 35,4% che ne è sprovvisto e che il 44,4% dei bambini acquisisce un cellulare tra i 9 e gli 11 anni. Questo può darci un'idea della potenziale espansione del fenomeno". "Il bullismo online è ormai riconosciuto come primaria fonte di angoscia e potenziale psicopatologia per gli adolescenti nativi digitali - dichiara il professor Tonioni -. Immagino quindi che qualsiasi struttura che si occupi di psicopatologia adolescenziale debba fare i conti con questo disagio emergente".

Il Garante per l'infanzia: importanti i presidi nei territori
"E' importante per i ragazzi e per le famiglie trovare nei territori presidi efficienti che rispondano alle molteplici esigenze che il fenomeno del cyberbullismo fa nascere":. Così Vincenzo Spadafora, Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, commenta l'apertura di un
ambulatorio al Policlinico Gemelli di Roma dedicato all'ascolto
e alla cura delle vittime del cyberbullismo. "Tutte le istituzioni devono aumentare i loro sforzi per tutelare le vittime ed aiutarle ad uscire dal silenzio. Bisogna trovare gli strumenti per reagire a questa nuova forma di violenza, ma è necessario anche intervenire con gli autori o i
potenziali autori di tale violenza. Per questo sono grato al Policlinico Gemelli - ha concluso Spadafora - per aver attivato questo  ambulatorio, e mi auguro che questa esperienza possa diffondersi anche in altri territori".