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MONDO

Il caso del Boeing della Malaysia Airlines

Volo MH370, riprendono le ricerche. L'Australia attende centinaia di parenti delle vittime

Le condizioni meteo migliorano e ripartono i pattugliamenti nell'Oceano Indiano. A Perth si aspettano molti familiari delle 239 persone a bordo. Le indagini continuano a 360 gradi

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Riprese le ricerche dell'aereo della Malaysia Airlines (LaPresse/AP/Richard Wainwright)
Perth (Australia)
Andranno a Perth in centinaia, con la speranza che nei prossimi giorni siano recuperati i corpi dei loro cari. Nella città australiana, divenuta la base delle ricerche del Boeing 777 della Malaysia Airlines, sono attesi moltissimi parenti delle 239 vittime. Intanto nell’Oceano Indiano le condizioni meteo sono migliorate e sono riprese le ricerche dei resti velivolo.
 
L’Australia attende i parenti delle vittime
Il governo australiano ha accettato di esentare i familiari dei passeggeri dal costo dei visti e il primo ministro Tony Abbott ha assicurato che continuerà a destinare mezzi e risorse alle ricerche perché "i parenti delle vittime meritano di sapere cosa sia successo". Il premier dell'Australia Occidentale, Colin Barnett, prevede che il numero di familiari cinesi sarà nell'ordine delle centinaia. "Come governo statale faremo il possibile per rendere la loro visita più piacevole e serena nelle circostanze. Li ospiteremo e ci prenderemo cura di loro", ha detto.
 
Le ricerche continuano
“Oggi le ricerche si svilupperanno su tre zone, che coprono 80.000 chilometri quadrati", afferma l'Autorità australiana per la sicurezza marittima che coordina le operazioni. Il premier australiano Abbott ha assicurato che le ricerche continueranno fino a quando non vi sarà più alcuna speranza di trovare qualcosa. Secondo gli esperti, potrebbero comunque essere necessari dei mesi. Nella zona, tra l’altro, il fondale oceanico è estremamente accidentato e sostanzialmente inesplorato. “Conosciamo molto meglio la superficie della Luna”, dice l’oceanografo dell’Università di Reading David Ferreira.

Indagini a 360 gradi
In attesa del recupero, proseguono le indagini sulle cause della tragedia. Lunedì il primo ministro malese Najib Razak si è limitato ad annunciare che l’aereo è precipitato, ma non ha detto nulla sul perché il volo MH370 possa aver cambiato rotta né sul motivo per cui abbia all'improvviso perso quota o perché le comunicazioni si siano interrotte. Restano quindi ancora aperte tutte le ipotesi, dal guasto meccanico al dirottamento, dal sabotaggio al terrorismo.