Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Washington-Post-scrive-che-per-Cia-Russia-intervenuta-per-far-vincere-Trump-e180704a-6157-4474-a847-1aa4073f2c98.html | rainews/live/ | true
MONDO

Il dossier

Il Washington Post: secondo la Cia la Russia è intervenuta per far vincere Trump

Gli 007 Usa: "Individui legati a Mosca hanno dato mail hackerate a Wikileaks" ai danni del Partito democratico e di altre organizzazioni, compreso il presidente della campagna di Hillary Clinton John Podesta. Trump: "Non ci credo". Ma il New York Times scrive che gli hacker russi sono entrati anche nel sistema del partito repubblicano, senza però divulgare niente 

Condividi
La Cia ha concluso in una valutazione segreta che Mosca è intervenuta nelle elezioni Usa per aiutare Donald Trump a vincere la presidenza più che per minare solo la fiducia nel sistema elettorale americano: lo scrive il Wp citando fonti informate sulla vicenda. Gli 007 Usa hanno individuato attori legati al governo russo che hanno fornito a Wikileaks migliaia di email hackerate ai danni del partito democratico e di altre organizzazioni, compreso il presidente della campagna di Hillary Clinton John Podesta.

Le fonti del Wp descrivono gli individui legati al governo russo come attori noti alla comunità dell'intelligence e facenti parte di una più vasta operazione per spingere Trump e minare le possibilità della sua rivale Hillary Clinton. "E' opinione della comunità di intelligence che l'obiettivo della Russia fosse favorire un candidato rispetto ad un altro, aiutare Trump ad essere eletto", ha confidato un alto dirigente Usa informato sulla presentazione dell'esito degli accertamenti fatta ad alcuni senatori americani. "Questa è l'opinione dominante", ha aggiunto. Ieri il presidente Barack Obama aveva disposto una verifica "completa" circa le presunte attività di hackeraggio e intrusioni legate alle elezioni presidenziali americane, chiedendo un rapporto esaustivo prima che lasci la Casa Bianca il prossimo 20 gennaio.

New York Times: hacker russi in pc repubblicani ma nessuna fuga di notizie 
Durante la campagna elettorale gli hacker russi hanno violato non solo il sistema di computer del Partito democratico ma anche di quello repubblicano senza però diffondere nessuna delle informazioni rubate al Grand Old Party: lo scrive il New York Times, sostenendo che la conclusione dell'intelligence sul tentativo di Mosca di favorire Donald Trump si basa anche su questa scoperta. 

Trump: non credo ad interferenze di Mosca nel voto 
In una intervista pubblicata questa settimana su Time, Donald Trump afferma ancora una volta
di non credere all'interferenza russa nelle elezioni Usa e di ritenere le conclusioni dell'intelligence politicamente motivate. ''Questa è diventata una storia ridicola, non un argomento di conversazione. Ogni volta che faccio qualcosa, loro dicono 'la Russia ha interferito'', sostiene il presidente eletto.

Il team di Trump: "E' ora di guardare avanti"
Anche il team di transizione di Donald Trump ha respinto le accuse. Della Cia - si afferma in una nota del team - "fanno parte le stesse persone che dicevano che Saddam Hussein aveva armi di distruzione di massa". "Le elezioni si sono concluse molto tempo fa - aggiunge la nota - ...è ora di guardare avanti e 'Rifare grande l'America'".