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ECONOMIA

La vertenza

Whirlpool, Di Maio revoca gli incentivi. L'azienda: "Nessuna chiusura a Napoli"

"In linea con il piano industriale firmato lo scorso ottobre", sottolinea un comunicato del gruppo, "l'azienda non intende procedere alla chiusura del sito di Napoli, ma è impegnata a trovare una soluzione che garantisca la continuità industriale e i massimi livelli occupazionali del sito"

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“Con rammarico Whirlpool Emea prende atto della dichiarazione rilasciata questa mattina a Radio Rtl dal ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, di voler revocare gli incentivi concessi e di bloccare il pagamento su quelli richiesti, pur non avendo l'azienda mai proceduto ad alcuna disdetta dell'accordo siglato". E' quanto si legge in una nota del gruppo di elettrodomestici.  "In linea con il piano industriale firmato lo scorso ottobre", sottolinea il comunicato, "l'azienda non intende procedere alla chiusura del sito di Napoli, ma è impegnata a trovare una soluzione che garantisca la continuità industriale e i massimi livelli occupazionali del sito".  

Whirlpool Emea, conclude la nota, "riconferma la centralità dell'Italia e la volontà di continuare a lavorare con tutte le parti coinvolte per trovare una soluzione condivisa. Nel corso dell'incontro al ministero previsto per domani, 12 giugno, ci auspichiamo di poter iniziare il percorso con le istituzioni presenti e le organizzazioni sindacali volto a risolvere la vertenza".
 
Di Maio firma atti d'indirizzo per revoca fondi 
Questa mattina il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Di Maio aveva detto di voler firmare la direttiva che revoca incentivi all'azienda per 15 milioni di euro. La condotta di Whirlpool "non è accettabile, hanno preso 50 milioni di euro dal 2014 ad oggi e io inizio a revocargli i fondi perché non sono stati collaborativi, continuano a dire che vogliono disimpegnarsi dallo stabilimento di Napoli", dice poi Luigi Di Maio, in diretta Facebook, firmando tre atti d'indirizzo per la revoca dei finanziamenti a Whirlpool. "Verificheremo fino all'ultimo euro che potremo togliergli", aggiunge auspicando che la società venga "a miti consigli" in occasione del tavolo di mercoledì. "E' finita l'epoca del Bengodi.  E' una settimana che ho detto a Whirlpool che, siccome avevano sottoscritto un accordo con me, dovevano tenere aperto lo stabilimento di Napoli. Ed è assurdo e inaccettabile che, dopo aver sottoscritto l'accordo con il governo italiano, con i sindacati, con i presidenti di regione e i sindaci, adesso ci dicano che vogliono disimpegnarsi dagli stabilimenti, come quello di Napoli".