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ECONOMIA

Lavoro

Whirlpool, Embraco conferma fine produzione Italia e 500 esuberi

Giovedì incontro Calenda - vertici aziendali

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L'Embraco, azienda del gruppo Whirlpool, ha confermato di volere azzerare la produzione in Italia nel 2018 con la chiusura dello stabilimento di Riva di Chieri e i 497 licenziamenti. Lo rendono noto Fiom e Uilm di Torino che oggi hanno incontrato l'azienda all'Unione Industriale, dove si è svolta una manifestazione dei lavoratori.

Giovedì incontro Calenda-azienda
Il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda giovedì prossimo incontrerà nuovamente i vertici dell'azienda Embraco, al termine dell'incontro che i manager della società avranno in mattinata al ministero del Lavoro. In quell'occasione il ministro valuterà la situazione e le eventuali iniziative da assumere. Il tavolo con le parti sociali è già convocato per il prossimo 8 febbraio. Calenda ha chiesto all'azienda di ritirare i licenziamenti e di usare gli ammortizzatori sociali che il governo è disposto a mettere in campo. 

Fiom e Uilm: grave intransigenza azienda Whirlpool non può abbandonare territorio
"L'azienda continua nella sua posizione intransigente e conferma la sua indisponibilità a salvare anche parte della produzione". Lo sostengono Fiom e Uilm al termine dell'incontro con l'Embraco all'Unione Industriale di Torino.   "Nonostante la nostra disponibilità a percorrere tutte le strade per salvaguardare l'occupazione - dichiarano Dario Basso,segretario generale della Uilm di Torino, e Vito Benevento,responsabile Embraco per la Uilm - l'Embraco scarta a priori la possibilità di mantenere anche solo una parte della produzione nel sito di Riva di Chieri. Purtroppo, di solito, le disponibilità corrispondono a delle aperture. In questo caso registriamo che l'azienda aveva sicuramente un piano prestabilito di dismissione della produzione. Utilizzeremo tuttii 75 giorni a nostra disposizione per far recedere l'azienda da questa decisione".