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ECONOMIA

Rischio batterio

Xylella, la Francia bandisce 102 specie vegetali. Gli agricoltori italiani non ci stanno

Il presidente della Cia: "Decisione arbitraria di uno Stato membro Ue, minaccia reale per l'economia pugliese"

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Roma
"L'embargo della Francia su 102 specie vegetali a rischio Xylella rappresenta una minaccia reale per l'economia pugliese e, più in generale, per l'immagine dell'agricoltura italiana". Lo afferma il presidente della Cia (Confederazione italiana agricoltori) Dino Scanavino, commentando il decreto del ministero dell'Agricoltura francese già pubblicato sulla Gazzetta ufficiale,prima dell'incontro in Salento tra il ministro Martina e le associazioni di categoria.

"Si tratta di una decisione presa unilateralmente da uno Stato membro al limite delle regole comunitarie - osserva Scanavino - che rischia di innescare un pericoloso effetto domino che andrebbe ad aggravare una situazione già di per sé difficile. Ecco perché ora più che mai bisogna tenere alta l'attenzione per evitare possibili reazioni a catena e ingiustificati allarmismi nei confronti delle spedizioni pugliesi di altri prodotti oltre alle piante già inserite nel provvedimento del ministro Le Foll. Anche perché l'export della Puglia verso la Francia di uva, agrumi, alberi da frutto, pomodori, piante aromatiche, frutta tropicale vale circa quaranta milioni di euro - prosegue Scanavino - e rappresenta il 14% del totale nazionale".