Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Yara-Bossetti-in-aula-mai-conosciuto-quella-ragazza-2cdfb7dc-f761-45c5-b941-4045b4104449.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Il processo Gambirasio

Yara. Bossetti in aula racconta la sua verità: "Mai visto né conosciuto quella ragazza"

E' iniziato l'esame del muratore di Mapello, ritenuto responsabile dell'omicidio di Yara Gambirasio, al tribunale di Bergamo. "Prima di me qui hanno mentito tutti" ha detto, rispondendo alle domande del pm. Dopo un'ora di interrogatorio, la presidente della Corte d'Assise di Bergamo, Antonella Bertoja, ha deciso di aggiornare il processo alla prossima udienza

Condividi

"Non ho mai visto né conosciuto Yara Gambirasio". Così oggi pomeriggio, in aula, Massimo Bossetti, rispondendo alle domande del pm Letizia Ruggeri. Il muratore, dopo aver raccontato la sua vita lavorativa, è entrato nel merito dell'interrogatorio affermando di non aver mai conosciuto nessun componente della famiglia Gambirasio, a parte il padre, ma solo di vista.

"Prima di me qui hanno mentito tutti"
Bossetti ha piu' volte detto di non ricordare esattamente la giornata del 26 novembre 2010, quando Yara scomparve dalla palestra di Brembate di Sopra, per poi essere trovata uccisa esattamente tre mesi dopo, in un campo di Chignolo d'Isola. Il carpentiere ha detto pero' che in quel periodo era solito fermarsi in edicola per comperare figurine e gadget per i figli, in particolare in quella davanti al centro sportivo. Quando il pm gli ha fatto notare come nessuno degli edicolanti lo ricordasse come abituale frequentatore, Bossetti ha replicato: "Dottoressa io non sto mentendo, cosa che hanno fatto quelli che hanno preso questo posto prima di me. Salvo i miei consulenti qui hanno mentito tutti". In particolare, sarebbe il gestore del chiosco davanti alla palestra, dal quale Bossetti dice di aver acquistato praticamente ogni sera "figurine, Gormiti o braccialetti" per i figli prima di rientrare a casa, non si ricordassero di lui come un cliente abituale.

Dopo un'ora di interrogatorio, la presidente della Corte d'Assise di Bergamo, Antonella Bertoja, ha deciso di aggiornare il processo alla prossima udienza che si aprirà nuovamente con le domande della pm Letizia Ruggeri. Dopo di lei, toccherà alle parti civili e alle difese esaminare l'imputato. Bossetti, incalzato dalla rappresentante della pubblica accusa, oggi in qualche passaggio ha perso la calma e la freddezza che finora lo aveva caratterizzato in quasi tutti i passaggi del processo.

La Corte ha negato l'acquisizione delle e-mail sul "Dna artificiale"
I giudici della corte d'assise di Bergamo hanno respinto la richiesta della difesa di acquisire delle e-mail trasmesse dall'amministratore delegato di Hacking Team formulata dalla difesa. I giudici hanno ritenuto i documenti "non pertinenti alla materia" in discussione.

Sulle e-mail questa mattina è andato in scena un duro scontro tra accusa e difesa. Gli avvocati Stefano Camporini e Claudio Salvagni, legali di Massimo Bossetti, hanno letto in aula, durante il controesame dei tecnici informatici incaricati dalla Procura dei Ros e del Racis, alcune mail partite nei giorni successivi all'arresto di Bossetti intestate 'Caso Yara'. In una delle mail, rese pubbliche da Wikileaks, secondo quanto hanno affermato i due difensori ci sarebbe l'indicazione di un Paese, Israele, e la richiesta dei costi per la creazione di un dna artificiale.