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MONDO

Il Cairo

Egitto, Ong: Zaki di nuovo interrogato, nuove accuse dall'Alta Procura

Di Maio: "Lavoriamo ogni giorno per portare a casa Patrick Zaki in stretta sintonia con la società civile e le autorità"

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di Tiziana Di Giovannandrea
L'ufficio dell'Alta Procura per la Sicurezza dello Stato ha "tenuto una nuova udienza d'interrogatorio con Patrick George Zaki".  È avvenuto giovedì 9 settembre 2021 e ne ha dato notizia l'Organizzazione Iniziativa egiziana per i diritti personali (Eipr) una delle maggiori Ong in Egitto, impegnata nella difesa dei diritti politici, civili, economici e sociali, con particolare attenzione ai diritti e alle libertà personali. L'Eipr sta fornendo a Patrick Zaki supporto legale. Lo studente dell'Università di Bologna, è accusato di minaccia alla stabilità dello Stato attraverso dei post pubblicati su Facebook, accusa da cui il ricercatore si è sempre proclamato innocente.

"L'accusa aveva convocato Zaki per completare l'interrogatorio con lui, inizialmente il 13 luglio 2021, un anno e mezzo dopo il suo arresto all'aeroporto del Cairo nel febbraio 2020", ricorda l'Eipr per cui Patrick era ricercatore in studi di genere. L'Ong "teme che le due nuove sessioni investigative possano essere un preludio al rinvio a giudizio di Zaki, come è successo nei mesi scorsi con altri ricercatori e opinion maker", sostiene l'Eipr aggiungendo che "se questa previsione è vera, allora questo rinvio si baserà su accuse infondate e inventate, basate su un falso rapporto di accusa, senza prove tecniche che confermino che Zaki possieda questi account" (Facebook per i post dei quali viene detenuto). "Questo rinvio arriverà  anche alla luce del fatto che l'ufficio del massimo Procuratore per la Sicurezza dello Stato ha ignorato le ripetute richieste della difesa di Patrick" che chiede sia di controllare "le telecamere di sorveglianza all'aeroporto del Cairo per verificare la manomissione del rapporto di arresto, sia" di dimostrare che lo studente "era stato intimidito, minacciato e torturato con percosse e scosse elettriche dalle forze di sicurezza nazionali in una delle loro sedi".

Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, ha riferito su Twitter del secondo interrogatorio di Zaki, citando fonti interne all'Ong Egyptian Initiative for personal rights (Eipr),  scrivendo: "Patrick Zaki è stato interrogato, per la seconda volta dal 13 luglio. Ora gli sono addebitati anche degli scritti risalenti persino al 2013. La Procura del Cairo sta preparando le 'carte' (false) per il processo?". 

Di Maio: obiettivo liberarlo il prima possibile
"Noi continuiamo a lavorare ogni giorno, l'abbiamo fatto durante il Governo Conte 2 lo continuiamo a fare come Farnesina in questo governo e continuiamo a portare avanti l'obiettivo: il prima possibile di portare in libertà Patrick Zaki e restituirgli tutti i suoi diritti". Lo ha detto Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, durante un incontro in centro a Bologna assieme al leader del M5s Giuseppe Conte. "La sua città" ha detto Di Maio interpellato sul giovane studente-ricercatore all'Alma Mater Studiorum di Bologna detenuto in Egitto "si è stretta intorno a lui sempre di più. Ho sempre parlato con Bonaccini, con il sindaco e l'assessore Lepore. Continueremo a lavorare in stretta sintonia con la società civile e le autorità - ha concluso il ministro degli Esteri- e dobbiamo solo metterci tutte le energie possibili e dobbiamo portare a casa l'obiettivo. Patrick Zaki deve tornare dalla sua famiglia".