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MONDO

Il Cairo

Zaki, terminata l'udienza sulla detenzione. La legale: "Non credo che lo scarcerino"

In attesa della decisione del tribunale, i suoi avvocati ribadiscono che lo studente "psicologicamente sta molto male" e chiedono la sostituzione dei giudici: "Domani o dopodomani si saprà l'esito della richiesta". Amnesty: "Molto preoccupati, fare il massimo e presto"

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L'udienza sul rinnovo della custodia cautelare in carcere per Patrick Zaki è terminata. Lo ha riferito all'Ansa una sua legale, Hoda Nasrallah, aggiungendo che lo studente egiziano dell'università di Bologna è in un "pessimo stato psicologico".

"L'udienza è terminata, Patrick era in un pessimo stato psicologico. Non c'è stato tempo per stargli vicino", ha detto l'avvocatessa, aggiungendo che il ragazzo "non ha parlato con i suoi legali". Già meno di due settimane fa la sorella, Marise, aveva riferito che Patrick "ultimamente sta diventando sempre piu'  depresso, sentendosi bloccato e vivendo nell'incertezza su quando tutto questo finirà".

I legali di Zaki hanno chiesto di sostituire  giudici che decidono sulla sua custodia cautelare e "domani o dopodomani" si saprà se questa richiesta sarà accettata, ha detto Hoda Nasrallah. "Il collegio difensivo ha chiesto la sostituzione dei giudici del processo di Patrick, dopo aver constatato i numerosi rinnovi della sua carcerazione", ha spiegato Hoda, lasciando intendere che gli avvocati vedono in queste decisioni un ingiustificato accanimento giudiziario.

Poi, rispondendo alla domanda se domani o dopodomani possa essere annunciata una scarcerazione dello studente, ha detto: "Non credo, visti tutti questi rinnovi", aggiungendo di sperare solo "in una sostituzione del collegio giudicante".

Il 29enne era stato arrestato in circostanze controverse il 7 febbraio scorso e la custodia cautelare in Egitto può durare due anni. Dopo una prima fase di cinque mesi di rinnovi quindicinali ritardati dall'emergenza Covid, ora il caso di Patrick è in quella dei prolungamenti di 45 giorni.

Il ricercatore, attivista per i diritti umani, che a Bologna seguiva un master europeo, è accusato fra l'altro di propaganda sovversiva e istigazione al terrorismo sulla base di alcuni post su Facebook da un account che secondo i suoi legali non è il suo. Rischia 25 anni di carcere.

Amnesty: "Molto preoccupati, fare il massimo e presto"
"Siamo molto preoccupati per quanto riferito dall'avvocata di Zaki sullo stato di salute psicologica di Patrick. Non è una novità ma ogni volta è la conferma che la situazione è veramente urgente. Non vorrei apparire o sembrare blasfemo ma questa è veramente la 'Passione' di Patrick". Lo dice Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. "E' urgente - aggiunge - che ci sia il massimo della mobilitazione possibile sul piano diplomatico, che coinvolga soprattutto l'Italia. Va bene aspettare l'esito dell'udienza però qui siamo di fronte a una situazione su cui è necessario fare il massimo e farlo presto".