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ITALIA

Seconda notte al San Raffaele

Zanardi, medici ancora al lavoro per stabilizzare le sue condizioni

Il ricovero in terapia intensiva venerdì scorso, quando durante la neuro-riabilitazione, le condizioni del campione paralimpico erano tornate di nuovo instabili

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Condizioni “delicate”. Girano tutto intorno questa parola “delicate”, le condizioni di Alex Zanardi ricoverato al San Raffaele di Milano. L’ex campione paralimpico ha passato la seconda notte in terapia intensiva, dove i medici lavorano per stabilizzare il paziente.

Per la delicatezza del caso le informazioni sono limitate all'essenziale. Una decisone presa dalla famiglia di Zanardi e dal professor Luigi Beretta, che guida la terapia intensiva neurochirurgica, per concentrare tutte le energie e gli sforzi sulla cura dell'ex pilota. "Un paziente in terapia intensiva – spiega Beretta- è delicato, può avere grandi miglioramenti e peggioramenti improvvisi”
 
Dall'incidente ai ricoveri
Dopo il  drammatico incidente in handbike del 19 giugno scorso, Zanardi è stato operato tre volte alla testa all'ospedale di Siena, poi ha iniziato la neuro-riabilitazione in una clinica specializzata lecchese. Le sue condizioni sono però tornate di nuovo instabili, da qui la decisione, venerdì scorso, del ricovero in terapia intensiva al San Raffaele.