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MONDO

Braccio di ferro

Zimbabwe, l'ultimo colpo di scena di Mugabe: parla alla tv ma non si dimette

L'anziano presidente, da 37 anni al potere, ha deluso quanti si aspettavano l'annuncio formale delle dimissioni

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Robert Mugabe non lascia la poltrona di presidente dello Zimbabwe. Contrariamente a tutte le previsioni, il contestato leader 93enne nel suo discorso in tv si guarda bene dal pronunciare l'attesa parola "dimissioni", nonostante sia stato sfiduciato stamane dal Comitato centrale del suo partito Zanu-Pf e malgrado le anticipazioni diffuse dalla stessa tv di Stato che lo davano in partenza. 

Mugabe: guiderò il congresso del partito
Invece Mugabe ha dichiarato - circondato dai vertici delle forze militari - che resterà a capo dell'esercito e guiderà il prossimo congresso dello Zanu Pf - che oggi lo ha espulso insieme alla moglie Grace - previsto a dicembre. Tutti o quasi si aspettavano che lasciasse il suo posto e che come presidente ad interim fosse scelto il vice, che Mugabe aveva cacciato, Emmerson Mangangwa. Ma così non è stato.

Si avvicina l'impeachment 
Fra poche ore tuttavia scadrà l'ultimatum che gli ha posto il partito. "Il compagno Mugabe deve dimettersi dalla presidenza della Repubblica entro le 12.00 di lunedì" o inizierà il processo di impeachment, avevano dichiarato oggi i vertici dello Zanu Pf. 

I veterani: tutti in piazza
Il discorso di Mugabe ha scatenato l'ira dei veterani che nel 1980 hanno combattuto al suo fianco nella guerra di liberazione dal dominio britannico dell'allora Rhodesia. Ira che ha visto ribadita la minaccia che domani inizierà il processo di impeachment: "Queste parole non hanno nulla a che fare con la realtà. Andremo all'impeachment e stiamo chiamando tutti i neri a manifestare", ha dichiarato Chris Mutsvangwa, capo dell'associazione dei veterani.

La rimozione da parte del suo partito 
Questa mattina il Comitato centrale del partito di governo, l'Unione Nazionale africana dello Zimbabwe-Fronte Patriottico (Zanu-Pf), aveva rimosso dalla segreteria l'anziano leader, sostituendolo con l'ex vicepresidente Emmerson Mnangagwa. Secondo la stampa del paese africano, la decisione è stata presa al termine di una riunione straordinaria nel corso della quale le segreterie regionali del partito hanno tolto la fiducia alla leadership di Mugabe, imponendo il nuovo corso dopo che Mnangagwa era stato estromesso a sua volta da potere nei giorni scorsi da un Mugabe intenzionato a lasciare la sua eredità politica alla moglie Grace.

Il presidente ha continuato a trattare
In seguito, Mugabe si era riunito di nuovo e lungamente con le alte cariche delle Forze armate per negoziare su possibili dimissioni dalla presidenza dopo 'il golpe morbido' attuato dall'esercito mercoledì scorso. E quando tutti si aspettavano che gettasse la spugna, dopo aver apparentemente perso nell'ultima settimana i suoi sostenitori uno ad uno, ecco l'ultima giravolta. L'incognita è cosa accadrà nelle prossime ore nel braccio di ferro che rischia di trascinare il paese nel caos.