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TECH

Nell'edizione 2015 di Iab Forum lezioni di storytelling e futuro

Oliver Stone, Tesla, robot umanoidi e il mondo intorno all'advertising

I social network e gli smartphone sono la chiave di volta della comunicazione digitale e dell'advertising online, un settore in crescita per il settimo anno consecutivo. Per parlare ai giovani e ispirarli all'innovazione tanti speaker, dal cofondatore di Tesla Martin Eberhard al regista premio Oscar Oliver Stone.

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di Celia GuimaraesMilano
Una edizione particolarmente riuscita, quella di Iab Forum 2015 che, con le parole d’ordine "Learn, Do, Become”, ha portato a Milano 14.000 persone, 2.000 in più dello scorso anno. Due giornate di eventi e workshop, la prima dedicata al mercato del ‘digital advertising’ e i trend del settore, la seconda centrata sul rapporto su tecnologia e digital. In entrambi i casi i numeri fanno capire che il settore è in ottima salute e ha molto da raccontare.

 
Buona salute
Il mercato della pubblicità su internet è in crescita per il settimo anno consecutivo, ha registrato il 10% in più rispetto al 2014, corrispondente a un aumento di 202 milioni di euro rispetto allo scorso anno, secondo dati elaborati dal Politecnico di Milano. Il mercato dell’internet advertising, giunto a quota 2,15 miliardi di euro, ora vale il 30% del totale investimenti pubblicitari sui media (pari a 7,2 miliardi di euro includendo tv, stampa, radio e internet).

Grazie, social. Grazie, mobile 
Per Marta Valsecchi, direttore dell’Osservatorio internet media del Politecnico di Milano, è una dimostrazione del potere dei social network: "Si confermano alcuni grandi trend, come social, video, mobile e programmatic advertising. A trainare il mercato sono soprattutto i social network, che registrano un incremento del 63% rispetto al 2014 e sono responsabili di oltre metà della crescita complessiva. Al secondo posto come driver di crescita si confermano i video (+19 % sull’anno passato) che crescono sia su mobile sia su pc, mentre al terzo posto si piazza la search che continua a crescere (+5% nel 2015)”.

Dove vanno i soldi 
Gli investitori sanno già in che direzione andare: “Guardando alla prospettiva dei device, il pc è sostanzialmente stabile (+1%) mentre gli investimenti pubblicitari su smartphone crescono di ben 54%, passando da 293 milioni a 452 milioni di euro, ovvero oltre un quinto del totale dell’internet advertising. Ed è solo l’inizio: le potenzialità di crescita del mobile sono ancora molto elevate. Infine il programmatic advertising, ossia l’acquisto di spazi tramite piattaforme automatizzate, cresce del 113% arrivando a quota 234 milioni di euro (19% del display advertising)”, ha concluso Valsecchi.



L'audience è mobile 
Marco Girelli, consigliere di amministrazione Audiweb, ha presentato i dati italiani più specifici sull’audience di Internet. Anche qui il predominio del mobile è una certezza: la total digital audience nel giorno medio raggiunge 21.6 milioni di italiani. Il dato della navigazione da mobile è enorme: 17.5 milioni di utenti, con un incremento del 6.5% in un anno. Il 71.5% del tempo totale trascorso online viene fatto in mobilità.

Come rendere sexy l'auto elettrica 
Due grandi interventi di vision&storytelling, invece, durante la seconda giornata dell’evento. Il primo, la keynote di Martin Eberhard, cofondatore con Elon Musk di Testa Motors. "Dovete osare, seguire le vostre idee, anche le più folli, ma devono diventare realtà" è stato il suo consiglio ai giovani. Il 'padre' dell'auto elettrica di lusso ha raccontato il suo percorso, dai primi passi di Tesla, nel 2003, fino all'esordio della macchina a zero emissioni nel 2008.

Le automobili elettriche in realtà già esistevano come prototipi dalla fine degli anni ’90, ma nessun progetto è andato avanti perché non sostenibile dal punto di vista tecnologico e obiettivamente i prodotti proposti  erano di scarso appeal e nessuna bellezza, ha ricordato Eberhard "Oggi quasi tutte le aziende automobilistiche nel mondo offrono auto elettriche", ha specificato, Il futuro, secondo il cofondatore di Tesla, sono le auto che si guidano da sole e le stampanti in 3D per piccole componenti auto con parti in acciaio, cosa impensabile da ottenere con i sistemi tradizionali.

La lezione di vita di Stone 
Il premio Oscar non è però entusiasta quando si parla di tecnologia nel cinema.  La tecnologia offre "grandi opportunità" anche nel settore cinematografico, ma bisogna fare attenzione a non usare troppi effetti speciali, sostiene il regista. "Dipende dalla storia che vuoi raccontare, ma troppi effetti speciali mi annoiano",

Il regista, che ha vinto tre premi Oscar e che a maggio uscirà con un film sulla vicenda di Edward Snowden, crede invece nell’esperienza personale:"Per raccontare buone storie bisogna ispirarsi a esperienze della propria vita: raccontare l'America per me è più di una storia che è accaduta, è la mia vita".

Standing ovation per la keynote finale del pluripremiato regista Oliver Stone, venuto a Milano per raccontare la sua lunga esperienza di storyteller, cominciata da bambino. Stone ha spiegato che "si tratta di un'abilità che si costruisce con il tempo" che è stata in qualche modo ereditata. "Mio padre era un ottimo narratore di storie, ogni settimana mi faceva scrivere un tema su un argomento diverso".



Startup, trasporti e robot 

Del ‘Pianeta Italia’ e delle sue startup hanno parlato invece  Paolo Barberis, consigliere per l'innovazione del presidente del Consiglio Matteo Renzi e Riccardo Donadon, Founder & Ceo di H-Farm. “The new mobility trend” è stato invece l’argomento dell’intervento di  Alex Mackenzie Torres, Global Product Marketing di Moovit, una startup diventata tra le più grandi aziende del settore delle mobile app e le sue applicazioni del campo del trasporto pubblico.


Di droni e robotica del futuro ha raccontato Limor Schweitzer, Founder & Ceo di RoboSavvy, che ha presentato uno dei più grandi successi dell’azienda, il robot umanoide Fonzie, dimostrazione  degli enormi progressi della robotica nel campo della stabilità. Anche se piccolo, Fonzie infatti riproduce alla perfezione i movimenti di Beyoncé, sui cui balletti si è ricreato l’algoritmo per il robot.
 
La Rai e milioni di video
Anche Rai Pubblicità era presente con uno stand tecnologico (c’era anche un robot impegnato a risolvere un cubo Rubik) e ha presentato un workshop dedicato a “Tutti i colori del business”. La concessionaria Rai ha fatto il punto sulle strategie e risultati del 2015 e presentato la propria offerta per il 2016. Il punto di forza resta l’offerta di contenuti video: complessivamente, i video erogati da Rai sono oltre 33 milioni al mese, distribuiti tra web e app. La Rai ha 26 app che hanno raggiunto 13 milioni di download.

 
“L’anno prossimo puntiamo a valorizzare al massimo i top event anche sul fronte digital, con delle offerte dedicate ricche di nuovi formati e integrate con le iniziative tv, social e di native advertising”, ha detto Francesco Barbarani, Vp Sales Radio e Web di Rai Pubblicità. “Per Sanremo per esempio stiamo preparando un’offerta digital molto variegata in grado di comunicare efficacemente con il target ampio ed eterogeneo dello show”.