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MONDO

L'udienza sarà a Lüneburg

Germania, ex SS ultranovantenne a processo. L'accusa: "È il "ragioniere di Auschwitz"

L'ultranovantenne Oskar Gröning rinviato a giudizio: secondo l'accusa, nel campo di sterminio confiscava e catalogava soldi e beni sequestrati ai condannati alle camere a gas. La sua difesa: "Ha assistito ad atrocità ma non ne ha mai commesse di persona"

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L'entrata di Auschwitz
di Emma FarnèBerlino
Confiscava le valigie dei condannati alle camere a gas, ne raccoglieva contenuto e soldi e poi li catalogava. Quindi, li trasferiva alle autorità naziste di Berlino. È questa l'accusa per Oskar Gröning, ritenuto dai procuratori tedeschi "il ragioniere di Auschwitz": l'uomo ha oggi 93 anni e comparirà in tribunale per la prima udienza il 21 aprile a Lüneburg, nel nord della Germania.

L'accusa: "Complice di uccisione"
Secondo l'indagine, Gröning non solo avrebbe confiscato e catalogato i beni dei deportati ritenuti inabili ai lavori forzati nei campi, ma sarebbe stato anche complice dell'uccisione di almeno 300mila persone. Per i procuratori, l'ex SS sapeva che le persone a cui confiscava i beni sarebbero poi finite nelle camere a gas: ecco perché avrebbe contribuito all'olocausto. L'accusato, sostiene ancora la procura, ha avuto questo ruolo tra maggio e luglio 1944, quando arrivarono ad Auschwitz 137 treni. A bordo c'erano circa 425mila deportati provenienti dall'Ungheria, per la maggior parte ebrei. Quasi tutti furono subito uccisi nelle camere a gas di Birkenau, il campo di sterminio costruito accanto ad Auschwitz.

La difesa: "Mai commesso atrocità"
Già alcuni anni fa, l'ultranovantenne aveva detto al tabloid tedesco Bild che si era pentito di aver lavorato ad Auschwitz: Gröning aveva visto commettere atrocità, ma non aveva mai partecipato in prima persona. "Continuo a sentire le grida dalle camere a gas", aveva detto alla stampa tedesca. "Mi sono vergognato per decenni e ancora mi vergogno oggi, non per le mie azioni, perché non ho mai ucciso nessuno. Mi vergogno perché ho partecipato come un ingranaggio nella macchina di morte che ha eliminato milioni di innocenti".

L'effetto Demjiauk
Fino a pochi anni fa, gli inquirenti tedeschi si concentravano su persone contro cui avevano prove o testimonianze che certificavano la partecipazione attiva all'olocausto. Dopo la condanna di John Demjianiuk a Monaco, nel maggio 2011, sono scattate indagini anche a carico di chi aveva posizioni subordinate, anche senza essere attivamente coinvolto nello sterminio. Al processo contro Gröning parteciperanno 55 parti civili, tra cui molti sopravvissuti o famigliari delle vittime.