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MONDO

A seguito dell'accordo del luglio 2015

L'Aiea dà il via libera all'accordo sul nucleare con l'Iran

Il rapporto dell'Aiea, l'agenzia internazionale per l'energia atomica, dà il via libera all'applicazione dell'accordo sul nucleare con l'Iran. L'Iran ha rispettato gli impegni presi nel settore nucleare con sei potenze mondiali, sostiene l'Aiea.  Le sanzioni contro l'Iran sono state revocate: lo ha annunciato la responsabile della diplomazia europea Federica Mogherini in una conferenza stampa congiunta, in serata a Vienna, con il ministro iraniano degli esteri Javad Zarif.

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Vienna
"Tutte le oppressive sanzioni imposte contro l'Iran saranno annullate oggi", ha detto alla tv di Teheran il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif. "L'accordo con i 5+1 reggerà", ha aggiunto il ministro, "e nessuna delle parti permetterà che il risultato di questi colloqui vada sprecato". 

Il ministro degli Esteri Zarif è sbarcato questa mattina all'aeroporto di Vienna e al suo arrivo ha salutato la fine delle sanzioni contro suo Paese, a seguito dell'accordo sul programma nucleare di Teheran, concluso il 14 luglio 2015 con il Gruppo 5+1, destinato a risolvere una controversia durata oltre tredici anni.

Zarif a Vienna ha incontrato il segretario di Stato americano John Kerry e con l'Alto rappresentante Ue per la politica estera, Federica Mogherini. "Oggi - ha detto - è un bel giorno per il popolo iraniano, per la regione e il mondo. Le sanzioni saranno revocate".

Il rapporto dell'Aiea, l'agenzia internazionale per l'energia atomica, in serata (ora italiana) ha dato il via libera
all'applicazione dell'accordo sul nucleare con l'Iran. 

L'Iran ha rispettato gli impegni presi nel settore nucleare con sei potenze mondiali, sostiene l'Aiea. I sei sono i cinque permanenti del Consiglio di Sicurezza (Usa, Gb, Francia, Russia e Cina) più la Germania.

Le sanzioni contro l'Iran sono state revocate: lo ha annunciato la responsabile della diplomazia europea Federica Mogherini in una conferenza stampa congiunta, in serata a Vienna, con il ministro iraniano degli esteri Javad
Zarif.

Mogherini ha detto che l'accordo sul nucleare è entrato in vigore e che le sanzioni revocate sono sia quelle europee sia quelle degli Stati Uniti. La responsabile della diplomazia Ue ha parlato di "accordo storico", "forte" e "giusto".

All'incontro avvenuto in precedenza a Vienna era presente anche il capo dell'Agenzia atomica iraniana, oltre a Kerry e Mogherini. Una foto è stata postata su twitter proprio dall'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli Affari Esteri. Anche gli Usa ed i Paesi Ue rimuoveranno le sanzioni. 
 
Scambio di prigionieri tra Teheran e gli Usa. Libero il giornalista del WP Rezaian
In contemporanea con l'incontro a Vienna, l''Iran ha annunciato che quattro cittadini iraniani con la doppia nazionalità sono stati scarcerati nell'ambito di uno scambio di prigionieri.  I rilasciati sono: il giornalista del Washington Post, Jason Rezaian, il veterano dei Marine Amir Hekmati, Marine Usa, il pastore cristiano Saeed Abedini, e Nosratollah Khosravi. Rilasciato anche un quinto detenuto americano, lo studente Matthew Trevithick, non previsto negli accordi. Gli Usa hanno liberato, a loro volta, sette cittadini con la doppia cittadinanza.

Pronti per l'export
Con la prospettiva imminente della revoca delle sanzioni internazionali, l'Iran ha schierato sulle sue coste 22 petroliere, 13 delle quali sono già cariche di greggio da piazzare sui mercati internazionali. E' quanto sostiene Euronews, che cita rapporti secondo i quali il primo destinatario di questi carichi sarebbe l'India, uno dei mercati asiatici a cui Teheran è più interessata. Ma anche quello europeo, riporta Euronews, è un mercato su cui la Repubblica Islamica, quarto Paese al mondo per riserve di petrolio, scommette per l'immediato rilancio del suo export di greggio.

Già ieri, la possibile revoca delle sanzioni ha contribuito a un calo del costo del petrolio sotto i 30 dollari al barile, incidendo pesantemente su un crollo dei prezzi che in 18 mesi ha raggiunto il 70%. Anche in Italia c'è attesa per la revoca delle sanzioni: dal petrolio alle autostrade, gli sbocchi italiani in Iran sono molteplici. L'Eni resta attenta ma aspetta nuovi contratti, mentre si prospettano porte aperte alle piccole e medie imprese.

Teheran acquisterà 114 Airbus. Obama ha autorizzato la vendita di jet di linea Boeing
L'Iran acquisterà 114 Airbus: lo ha annunciato il ministro dei trasporti di Teheran, precisando che l'accordo raggiunto entrerà in vigore appena verranno revocate le sanzioni.  Per non restare spiazzato dal pre-accordo tra l'Iran ed il colosso europeo Airbus, per l'acquisto di 114 aerei di linea, Barack Obama ha già autorizzato il segretario di Stato John Kerry a sbloccare la vendita di jet di linea Boeing - che si divide con la rivale il 90% del mercato - a Teheran. E' quanto riferisce Usa Today sottolineando che ovviamente ogni revoca di sanzioni e' legata al cruciale annuncio dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) - atteso ad ore - sul rispetto da parte di Teheran degli mpegni assunti con l'accordo siglato a Ginevra il 14 luglio scorso.

Le tappe dell'accordo
Nel novembre 2013 Iran e il gruppo 5+1 raggiungono a Ginevra un accordo provvisorio, noto come 'Piano d'azione comune'. L'accordo limita il programma nucleare iraniano. Cessa la produzione del reattore ad acqua pesante di Arak e l'Iran rinuncia a gran parte delle sue scorte di uranio arricchito. Prima parziale revoca delle sanzioni contro la Repubblica islamica.

Nel luglio 2014 scadono i termini per trasformare in definitiva l'intesa maturata a novembre. L'accordo tra Iran e 5+1 non viene raggiunto. I negoziati vengono prorogati fino a novembre 2014 ma anche questa scadenza non viene rispettata. Vengono prorogati i negoziati fino al 30 giugno, con l'obiettivo di raggiungere un accordo quadro entro marzo. Finalmente, il 2 aprile 2015 Iran e le potenze mondiali annunciano di aver trovato l'intesa per un accordo quadro che limita il programma nucleare iraniano, in cambio di parziale revoca delle sanzioni. A giugno a Vienna riprendono i colloqui per arrivare a un accordo definitivo sul nucleare iraniano. La scadenza del negoziato viene fissata al 30 giugno e poi prorogata.

Il 14 luglio infine lo storico accordo, che prevede la sospensione della sanzioni contro Teheran in cambio dell'imposizione di limiti e controlli internazionali sul programma nucleare iraniano. L'effettiva sospensione delle sanzioni viene legata ai passi avanti dell'Iran nella limitazione del suo programma nucleare.

Le denunce della resistenza iraniana
E’ stato il Consiglio nazionale della resistenza, gruppo iraniano di opposizione con sede a Parigi, a diffondere nel 2002 dettagli sull'impianto nucleare di Arak e su un sito per la produzione di combustibile nucleare in costruzione a Natanz, facendo temere alla comunità internazionale che l'Iran volesse sviluppare armi atomiche.

Il presidente Khatami nel febbraio 2003 riconosceva l'esistenza dell'impianto di Natanz e accettava la richiesta dell'Agenzia internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) di visitare il sito. Nel suo rapporto sulle ispezioni stilato nel mese di giugno 2003, l'Aiea giungeva alla conclusione che l'Iran non ha rispettato gli obblighi stabiliti dai trattati internazionali. Gran Bretagna, Germania e Francia lanciavano un'iniziativa diplomatica per arginare lo sviluppo del programma nucleare iraniano.