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ITALIA

A26, i viadotti Pecetti Sud e Fado Nord sono sicuri

Ponte Morandi, Riesame: "No controlli, Aspi voleva evitare costose manutenzioni"

Per i giudici del Riesame, "Aspi e Spea, legate al gruppo Atlantia, paiono proiettati a una logica di risparmio sui costi di manutenzione per trasmettere l'immagine di efficienza della rete evitando sia impegnativi interventi di manutenzione, sia drastiche decisioni dell'organo pubblico di controllo, come la chiusura di tratti autostradali".

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​Ponte Morandi, per i giudici del Riesame di Genova non sono stati effettuati i controlli per risparmiare sui costi: "Aver riportato, anzi ricopiato, nei rapporti trimestrali i medesimi difetti e voti dei verbali precedenti accampando la giustificazione che non si poteva entrare nei cassoni, integra una condotta di falso, per di più falso estremamente pericoloso. E' stata fornita una posticcia copertura a gravissime inerzie fonte di potenziali, rilevantissimi, pericoli per la sicurezza dei trasporti e la incolumità pubblica".

Le motivazioni della sentenza
Il tribunale (presidente Massimo Cusatti, estensore Simonetta Colella e Cristina Dagnino) scrive nelle motivazioni: "Sembra palese al collegio che si è trattato non di mera sciatteria o generica inadeguatezza, bensì del frutto della precisa volontà per tacitare le esigenze di 'formale controllo' senza dare conto della realtà di una sostanziale diuturna omissione almeno dal 2013 dei doverosi controlli interni per la ricordata inaccessibilità delle strutture cave, o viene da dire, per l'eccessiva onerosità del ricorso ai presidi tecnici di un' appaltatrice esterna con cui superarli".

Obiettivo risparmio
Per i giudici del Riesame, "Aspi e Spea, legate al gruppo Atlantia e pertanto ai medesimi interessi della società controllante, paiono proiettati a una logica di risparmio sui costi di manutenzione per trasmettere l'immagine di efficienza della rete evitando sia impegnativi interventi di manutenzione sia drastiche decisioni dell'organo pubblico di controllo, come la chiusura di tratti autostradali". 

Controlli esclusi volontariamente
I controlli sul Morandi, crollato provocando 43 morti, vennero "esclusi da Spea tramite prescrizioni specifiche". Lo si legge nelle motivazioni del tribunale del Riesame che a novembre ha accolto la richiesta della procura di interdire 10 tra tecnici e dipendenti dalla professione nell'ambito dell'inchiesta sui falsi report. Un dipendente Spea racconta che la società "ha emesso un'istruzione tecnica...impartendo specifiche prescrizioni che escludevano l'accesso ai cassoni dell'impalcato del viadotto Polcevera".

Valutazioni copiate e ripetute
Per i viadotti Bisagno e Veilino, inoltre, i giudici rilevano che "le relazioni trimestrali registrano ammaloramenti e correlate votazioni estremamente ripetitivi nel corso del tempo anche a distanza di anni e anche da parte di ispettori diversi". In alcun i casi "si modifica un difetto o un ammaloramento senza cambiare il voto". Gli ispettori sentiti dagli investigatori hanno "ammesso espressamente di essersi limitati a riportare i numeri delle precedenti relazioni e di essersi limitati a confermare quanto rilevato precedentemente dai colleghi ricopiando i dati già scritti in precedenza. Sostanzialmente ricopiando i dati da questi trascritti anche senza effettuare alcun controllo in concreto sulle condizioni di salute di componenti del viadotto pur specificamente indicate".

Ok le prove di carico su Pecetti Sud e Fado Nord
Autostrade per l'Italia annuncia di aver concluso domenica "con esito positivo" le prove di carico sui viadotti Pecetti Sud e Fado Nord sulla A26: "hanno dimostrato che il livello prestazionale e la sicurezza dei due viadotti sono pienamente confermati", segnala Aspi che sottolinea di aver inviato alle strutture di vigilanza del Mit i risultati delle prove.

480 tonnellate sul viadotto
Il test di carico, eseguito sotto la supervisione di tre esperti del settore (gli ingegneri Alessio Lupoi, Pirangelo Pistoletti e Massimo Acanfora), è consistito, spiega Aspi, nel posizionamento simultaneo di 16 autocarri, disposti consecutivamente lungo i 37 metri di campata, ciascuno del peso di 30 tonnellate, per un peso complessivo di oltre 480 tonnellate. Un peso che equivale alla presenza contemporanea di 400 utilitarie ferme su un'unica campata e risulta superiore di oltre il 75% alla media del peso presente sui viadotti nei momenti di picco di traffico.

Come all'inaugurazione
Il peso e le modalità adottate per la prova di questi quattro giorni, realizzata seguendo le informazioni presenti nei documenti originari del collaudo, hanno riprodotto esattamente la tipologia di collaudo che venne effettuata subito dopo la costruzione delle opere. L'esito delle misurazioni ha dimostrato che i livelli di abbassamento dell'impalcato registrati sono analoghi a quelli misurati durante il collaudo originario. Alla fine del test, quando i carichi sono stati rimossi dai due viadotti, il valore dell'abbassamento è tornato prossimo a zero, a dimostrazione del comportamento elastico delle due opere e del loro stato di conservazione.

Disagi in zona
La Direzione di Tronco di Genova, insieme alle forze di Polizia locale, continuano a supportare la viabilità lungo lo svincolo tra la A26 e l'uscita di Masone per limitare il più possibile i disagi alla circolazione. "Autostrade per l'Italia - afferma una nota della società - continua a produrre il massimo sforzo per dimostrare su basi oggettive la sicurezza dei ponti e viadotti oggetto di attenzione, con l'obiettivo di rassicurare la cittadinanza. In quest'ottica la società riserva attenzione a tutte le segnalazioni che possono provenire dalle istituzioni competenti e dai cittadini, attivandosi immediatamente per verificare quanto segnalato".