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MONDO

Il giallo kazako

Ablyazov resta in Francia, la Corte di Cassazione blocca l'estradizione

La Cassazione di Parigi ha bloccato l'estradizione dell'oligarca russo. Per Mosca avrebbe sottratto indebitamente 5 miliardi di dollari allo Stato. Ma Ablyazov si difende: "Sono un dissidente". Il caso si intreccia con quello della moglie Shalabayeva, prelevata in Italia con un blitz

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Mukhtar Ablyazov
Mukhtar Ablyazov rimarrà in Francia, almeno per ora. La Corte di Cassazione francese ha bloccato l'estradizione dell'oligarca kazako di cui di cui a dicembre, un tribunale di Aix-en-Provence, aveva autorizzato la consegna alle autorità russe. L'avvocato di Ablyazov è ottimista: "Abbiamo un nuovo inizio", ha detto Antonin Levy. "Dopo la giustizia britannica, adesso tocca a quella francese riconoscere la massiccia frode commessa da Ablyazov nei confronti della banca", ha commentato in un comunicato.

Il suo caso si intreccia con la vicenda della moglie Alma Shalabayeva, che a maggio fu rimpatriata dall'Italia con un controverso blitz e costretta a rientrare in patria scortata da agenti kazaki. A dicembre la donna è rientrata in Italia. 

Ex ministro dell'Energia e del commercio del proprio Paese, Ablyazov era stato arrestato a luglio sulla riviera francese con l'accusa di aver sottratto indebitamente 5 miliardi di dollari allo Stato e a fondi d'investimento quando era alla guida della banca Kazaka BTA, che aveva ramificazioni in Russia e in Ucraina. L'oligarca respinge tutte le accuse e invece di presenta come un dissidente politico.