TECH
Il sistema di pagamento Nfc via iPhone per ora solo negli Usa
Pagamenti Contactless. Apple Pay e banche europee: "Stiamo lavorando per voi"
C'è interesse da parte degli istituti di credito europei verso l'uso del sistema di pagamenti 'contactless' presentato da Apple lo scorso 9 settembre. Un sistema non nuovo, che in Europa è molto più diffuso che negli Stati Uniti e che sarà lo standard per le transazioni con carte di credito dal 2020

“Stiamo lavorando con Apple e con le nostre banche partner per portare questo servizio ai mercati in Europa”, ha detto Steve Perry, Chief digital officer di Visa Europe al quotidiano economico Financial Times, confermando le notizie che il sistema di pagamento via iPhone, presentato da Apple lo scorso 9 settembre, presto sarà disponibile anche per i clienti del Vecchio Continente, anche se i tempi dell’operazione non sono certi.
Uno dei motivi è che l’iPhone 6 e l’iPhone 6 Plus, gli unici modelli abilitati al servizio Apple Pay, saranno disponibili in Gran Bretagna, Francia e Germania in contemporanea con gli Stati Uniti il 19 settembre. Ma, al contrario degli utenti americani, i possessori del nuovo iPhone nei tre Paesi europei non potranno pagare i loro acquisti via Nfc perché non sono stati stipulati in precedenza accordi con le banche.
Per ora disponibile soltanto negli Stati Uniti, l’utilizzo di Apple Pay è possibile con le carte di credito e debito dei tre circuiti principali, American Express, MasterCard e Visa e in oltre 220.000 punti vendita dotati di sistemi di pagamento contactless (senza che la carta di credito debba essere inserita in alcun dispositivo).
L’Europa è molto avanti
Secondo gli analisti, è quantomeno ironico che il ‘mobile wallet’ non sarà disponibile nel continente in cui il sistema di pagamento contactless è tra i più avanzati, con circa 100 milioni di contactless cards in Europa (un quinto delle carte di credito in circolazione) e circa un milione e mezzo di terminali contactless.
La crescita è continua da quando Visa ha introdotto il sistema nel 2007 e MasterCard ha appena annunciato che entro il 2020 i pagamenti contactless saranno lo standard di riferimento presso gli esercenti abilitati sui circuiti MasterCard e Maestro in tutta Europa.
Come funziona
Apple Pay, il sistema di pagamento con iPhone 6 e iPhone 6 Plus, si attiva con un’antenna Nfc (Near field communication), un chip denominato Secure Element e il lettore di impronte digitali Touch ID. Il sistema funzionerà anche con lo smartwatch e potrà quindi essere utilizzato da chi possiede un iPhone 5, iPhone 5C e iPhone 5S.
Quando si aggiunge una carta di credito o debito in Apple Pay, il numero non viene archiviato sul dispositivoo sui server Apple. Viene invece assegnato un codice univoco (Device Account Number), crittografato e memorizzato nel chip Secure Element del dispositivo. Ogni transazione è autorizzata tramite un codice univoco e valido una sola volta. Anziché usare il codice di sicurezza sul retro della carta, Apple Pay crea un codice di sicurezza dinamico per convalidare ogni transazione.
Sfide e vantaggi
Secondo gli analisti, l’ingresso di Apple nel settore dei pagamenti contactless rappresenta una sfida per le banche europee, in parte perché il costo della transazione sarà in percentuale devoluto all’azienda californiana, in parte perché il brand non sarà più visibile. Ma il sistema stimolerà un maggior numero di transazioni e accelererà l’abbandono di contanti e assegni.
Resta da capire come reagiranno gli utenti: secondo uno studio della società di ricerca Ing effettuato nel 2013, il 45% degli intervistati ha risposto di non sentirsi sicuro quando deve fare un pagamento contactless.
Uno dei motivi è che l’iPhone 6 e l’iPhone 6 Plus, gli unici modelli abilitati al servizio Apple Pay, saranno disponibili in Gran Bretagna, Francia e Germania in contemporanea con gli Stati Uniti il 19 settembre. Ma, al contrario degli utenti americani, i possessori del nuovo iPhone nei tre Paesi europei non potranno pagare i loro acquisti via Nfc perché non sono stati stipulati in precedenza accordi con le banche.
Per ora disponibile soltanto negli Stati Uniti, l’utilizzo di Apple Pay è possibile con le carte di credito e debito dei tre circuiti principali, American Express, MasterCard e Visa e in oltre 220.000 punti vendita dotati di sistemi di pagamento contactless (senza che la carta di credito debba essere inserita in alcun dispositivo).
L’Europa è molto avanti
Secondo gli analisti, è quantomeno ironico che il ‘mobile wallet’ non sarà disponibile nel continente in cui il sistema di pagamento contactless è tra i più avanzati, con circa 100 milioni di contactless cards in Europa (un quinto delle carte di credito in circolazione) e circa un milione e mezzo di terminali contactless.
La crescita è continua da quando Visa ha introdotto il sistema nel 2007 e MasterCard ha appena annunciato che entro il 2020 i pagamenti contactless saranno lo standard di riferimento presso gli esercenti abilitati sui circuiti MasterCard e Maestro in tutta Europa.
Come funziona
Apple Pay, il sistema di pagamento con iPhone 6 e iPhone 6 Plus, si attiva con un’antenna Nfc (Near field communication), un chip denominato Secure Element e il lettore di impronte digitali Touch ID. Il sistema funzionerà anche con lo smartwatch e potrà quindi essere utilizzato da chi possiede un iPhone 5, iPhone 5C e iPhone 5S.
Quando si aggiunge una carta di credito o debito in Apple Pay, il numero non viene archiviato sul dispositivoo sui server Apple. Viene invece assegnato un codice univoco (Device Account Number), crittografato e memorizzato nel chip Secure Element del dispositivo. Ogni transazione è autorizzata tramite un codice univoco e valido una sola volta. Anziché usare il codice di sicurezza sul retro della carta, Apple Pay crea un codice di sicurezza dinamico per convalidare ogni transazione.
Sfide e vantaggi
Secondo gli analisti, l’ingresso di Apple nel settore dei pagamenti contactless rappresenta una sfida per le banche europee, in parte perché il costo della transazione sarà in percentuale devoluto all’azienda californiana, in parte perché il brand non sarà più visibile. Ma il sistema stimolerà un maggior numero di transazioni e accelererà l’abbandono di contanti e assegni.
Resta da capire come reagiranno gli utenti: secondo uno studio della società di ricerca Ing effettuato nel 2013, il 45% degli intervistati ha risposto di non sentirsi sicuro quando deve fare un pagamento contactless.