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MONDO

Usa. Accordo bipartisan su investimenti in infrastrutture da 1.200 mld

Il piano da 2300 miliardi di dollari di investimenti in infrastrutture del presidente Biden trova un accordo bipartizan, ma si riduce a 1200 miliardi. L'ala sinistra dei dem si rivolta perché l'accordo lascia fuori  gli interventi su sanità e sociale. 

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"Abbiamo l'accordo". Così Joe Biden, circondato dalla delegazione bipartisan di 10 senatori (5 democratici e 5 repubblicani) benedice l'intesa sul piano per le infrastrutture da 1.200 miliardi di dollari, per proiettare l'America nel futuro e competere con la Cina.
L'accordo sulla dimensione e la portata di un pacchetto infrastrutturale è un risultato importante per Biden, che è stato a lungo un sostenitore del bipartitismo, ma il compromesso deve ancora affrontare seri ostacoli alla Camera e al Senato. 



Biden ha subito ammesso che il via libera del Congresso non è affatto scontato: "Non mi fermerò fino a quando il provvedimento non sarà sul mio tavolo", rassicura Biden, parlando di compromesso "da entrambe le parti" al quale Wall Street brinda con una chiusura record. Il leader della minoranza al Senato Mitch McConnell non ha ancora firmato l'accordo e se vi fosse qualche defezione tra i senatori dem, sarebbe lui a decidere sorti della legge, in un'Aula spaccata 'fifty-fifty'e 

L'accordo quadro comprende 1200 miliardi di dollari  di nuovi stanziamenti per strade, ponti e altri progetti infrastrutturali in otto anni. Ma non contempla, ad esempio, l'assistenza sanitaria a casa che il presidente aveva chiesto. "Questo accordo significa milioni di posti di lavoro americani ben pagati", spiega Biden. 

L'ala progressista del partito democratico è sul piede di guerra. Alcuni, come il senatore Bernie Sanders hanno minacciato di ribellarsi se il compromesso non includerà anche le loro priorità chiave. Critica anche la deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez, leader dell'ala progressista, per la mancanza di diversità tra i negoziatori (tutti bianchi), specchio a suo dire delle comunità lasciate fuori dal provvedimento. 



Il presidente ha quindi concesso all'ala più progressista che non intende firmare la legge sulle infrastrutture a meno che non venga approvata l'altra legge di spesa con le priorità della sua amministrazione, con i fondi per l'asilo, i disabili, e l'energia pulita. "Combatterò come un diavolo per ottenerlo", ammonisce, non firmerò quella legge bipartisan dimenticando tutte le mie restanti proposte". Anche Nancy Pelosi ha dichiarato giovedì che la Camera non accetterà un disegno di legge bipartisan sulle infrastrutture se il Senato non avrà approvato anche un pacchetto di riconciliazione del bilancio con le altre priorità dei democratici.

Alcuni repubblicani sono scettici su come il piano per le infrastrutture possa essere finanziato. Biden ha ribadito che non vi saranno aumenti delle tasse per chi guadagna meno di 400 mila dollari all'anno.  Il presidente aveva inizialmente proposto un piano da 2.300 miliardi ma il pacchetto da 1.200 concordato rappresenta comunque una pietra miliare, ha sottolineato, perché "è il più grande investimento in infrastrutture della storia americana".