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MONDO

Entro il 30 giugno il testo definitivo

Iran, intesa sul nucleare. Netanyahu: "Accordo gonfia terrore". Usa: "Nessuna minaccia per Israele"

Il ministro degli Esteri iraniano Zarif ha detto che l'Iran esige la cancellazione delle sanzioni internazionali, e non la sola sospensione. Dell'intesa sul nucleare ha parlato anche il Papa nella sua benedizione Urbi et Orbi a Piazza San Pietro

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Sono passati pochi giorni dall'intesa sul nucleare siglata a Losanna tra l'Iran e il gruppo dei 5+1 ma si presentano già le prime difficoltà. Il documento, che impegna l'Iran a tagliare le sue scorte di uranio altamente arricchito e a non produrre plutonio per uso militare, come prevedibile non piace ad Israele che lo ha definito un "accordo cattivo". Ma, aspetto più grave, anche da Tehran arrivano i primi distinguo. Retorica che, dall'una e dall'altra parte, mira a salvaguardare il consenso interno.

Così se da un lato Zarif sottolinea che l'Iran esige la cancellazione e non la sola sospensione delle sanzioni, dall'altro il Pentagono fa sapere di aver testato la più grande bomba del proprio arsenale nel caso di un fallimento dell'accordo.

Senatrice Usa: "Intesa non minaccia Israele"
L'accordo con l'Iran sul nucleare non minaccia la sopravvivenza di Israele. Lo afferma la senatrice democratica Usa, e presidente della commissione di intelligence del Senato, Dianne Feinstein. Una risposta alle critiche che si sono sollevate da Gerusalemme dopo la firma dell'intesa.

Netanyahu, da accordo "miliardi a Teheran per terrore"
L'accordo con l'Iran sul nucleare porta miliardi di dollari nelle casse di Teheran per "gonfiare la sua macchina del terrore globale" afferma il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in un'intervista a Nbc. Netanyahu si è detto favorevole ad una soluzione diplomatica ma l'intesa "deve essere buona". A Losanna invece si è siglato "un accordo cattivo".

Zarif: "Fine delle sanzioni e non sospensione"
La dichiarazione congiunta di Losanna sul nucleare iraniano non ha effetti legali "vincolanti", che deriveranno solo da dall'accordo finale da firmarsi entro giugno ha sottolineato il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif, tornando sul tema della doppia lettura di questi giorni dell'intesa di Losanna e contestando il testo della scheda diffusa dagli Usa, là dove si parla di "sospensione" e non di "fine" delle sanzioni economiche verso l'Iran. 

Usa testano super-bomba in caso accordo fallisse
Il Pentagono intanto fa sapere di aver potenziato e testato la più grande bomba "bunker buster" del proprio arsenale, capace di colpire bersagli sotterranei o pesantemente difesi, quindi di distruggere o disattivare anche i siti nucleari iraniani più protetti qualora l'accordo sul nucleare con Teheran non venisse rispettato e la Casa Bianca decidesse di intraprendere un'azione militare. "Il Pentagono continua a rimanere concentrato sulle proprie capacità di garantire opzioni militari per l'Iran, se necessarie", ha detto un alto funzionario Usa al Wall Street Journal.