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SPETTACOLO

Aveva 82 anni

Addio a Giuliana Calandra, star di 'Profondo Rosso'

Nel capolavoro di Dario Argento, l'attrice interpreta Amanda Righetti, la scrittrice assassinata nel bagno della sua abitazione. Dopo piccoli ruoli nei film dei maestri Fellini, Bertolucci e Antonioni, il vero esordio nel cinema avviene con Lina Wertmüller in "Film d'amore e d'anarchia" (1973). Nel 1978 prese parte al ciclo televisivo Rai sulle opere di Eduardo De Filippo

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Addio a Giuliana Calandra, attrice che si è divisa tra teatro, televisione e cinema, lavorando con i grandi registi italiani Dario Argento, Marco Ferreri, Alberto Sordi, Lina Wertmüller, Mario Monicelli, Dino Risi, Sergio Corbucci e Alberto Lattuada. E' morta ieri ad Aprilia (Latina) all'età di 82 anni. Il figlio Tomaso Radaelli, con i fratelli dell'attrice Giovanni e Carlo, hanno annunciato oggi la scomparsa. I funerali avranno luogo domani, martedì 27 novembre, alle ore 12 nella Chiesa degli Artisti, in piazza del Popolo a Roma. Giuliana Calandra era stata sposata con l'attore e produttore teatrale Antonio Radaelli, morto nel 2007.

Nata il 10 febbraio 1936 a Moncalieri (Torino), Giuliana Calandra inizia giovanissima la carriera in teatro, entrando nella compagnia di Anna Proclemer e di Giorgio Albertazzi, e già alla fine degli anni '50 debutta come attrice di prosa in tv. Nel 1973 interpreta lo sceneggiato televisivo "Napoleone a Sant'Elena" e l'anno successivo è nel cast di "Anna Karenina". Nel 1978 prende parte al ciclo televisivo Rai sulle opere di Eduardo De Filippo.

Il cinema. Lavorò con Fellini, Antonioni, Visconti, Wertmuller e Argento
Il cinema inizialmente affida a Giuliana Calandra solo brevi parti in grandi film: "8 e mezzo" (1963) di Federico Fellini, "Deserto rosso" (1964) di Michelangelo Antonioni, "Vaghe stelle dell'Orsa" (1965) di Luchino Visconti e "Prima della rivoluzione" (1966) di Bernardo Bertolucci, fino a "Giù la testa" (1971) di Sergio Leone. Il suo vero esordio nel cinema è considerato con Lina Wertmüller in "Film d'amore e d'anarchia" (1973). Il ruolo cinematografico maggiormente famoso di Giuliana Calandra è quello della scrittrice assassinata nel suo bagno di casa all'interno del capolavoro di Dario Argento "Profondo rosso" (1975), dove, accanto a David Hemmings, Clara Calamai, Eros Pagni, Gabriele Lavia e Daria Nicolodi, è protagonista di una delle sequenze omicide più riuscite della storia del cinema per suspense e angoscia. 



Seguiranno a ruota i film "L'ultima donna" (1976) di Marco Ferreri, "Caro Michele" (1976) di Mario Monicelli, "Ritratto di borghesia in nero" (1978) di Tonino Cervi. Calandra è partner di Marcello Mastroianni e di una giovane Nastassja Kinski nel film di Alberto Lattuada "Così come sei" (1978). Negli anni '80 si dedica soprattutto al teatro e alla tv e torna al cinema con Vittorio Gassman ne "Il turno" (1981), "Bello mio bellezza mia" (1982) di Sergio Corbucci, "Sesso e volentieri" (1982) di Dino Risi, "In viaggio con papà" (1982) di Alberto Sordi e "Il petòmane" (1983) di Pasquale Festa Campanile.

La tv. Tante fiction. Da 'Professione vacanze' a 'Commesse'
In tv è apparsa nei telefilm "Professione vacanze" (1986), "Vita dei castelli" (1990) e nelle fiction "E non se ne vogliono andare!" (1988), "La casa dove abitava Corinne" (1996), "Avvocati" (1998), "Commesse" (1999, nel ruolo della madre di Veronica Pivetti) e nella soap opera "Incantesimo" (1998). Al teatro tra le ultime apparizioni è stata diretta da Luca Ronconi in una trasposizione del "Pasticciaccio" di Carlo Emilio Gadda.