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SPETTACOLO

Figlia primogenita del grande Marcello, sorella di Chiara

Addio a Barbara Mastroianni, artista geniale

È scomparsa stamane, nella clinica romana Villa del Rosario, Barbara la figlia di Marcello Mastroianni e Flora Carabella

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Se ne è andata stamane in silenzio alla clinica romana Villa del Rosario Barbara Mastroianni, figlia di Marcello e di Flora Carabella. Ne hanno data notizia gli amici più cari che le sono stati vicini anche negli ultimi giorni. Già minata nel fisico da tempo a causa di un tumore al polmone, Barbara era ricoverata da qualche settimana per la recrudescenza della malattia.

La camera ardente sarà aperta venerdì mattina presso la clinica Villa del Rosario e i funerali si svolgeranno sabato alle 12 alla chiesa di San Gioacchino.

Era nata a Roma il 2 dicembre 1951 Barbara Mastroianni, figlia del grande Marcello e della sua prima moglie, Flora Carabella, conosciuta sulle assi dell'Accademia Silvio d'Amico e a cui sarebbe rimasto sempre legato in nome di un'idea di famiglia "allargata" a cui la stessa Barbara si sarebbe poi adattata fino a riconoscere nella sorella di secondo letto, Chiara, la sua migliore amica. E infatti c'era oggi Chiara, insieme alle amiche di sempre, da Silvia d'Amico a Nicoletta Ercole, a darsi il cambio al capezzale di Barbara nella clinica romana in cui era ricoverata per il ritorno della malattia contro cui aveva tenacemente lottato negli ultimi anni.

Donna schiva nelle relazioni pubbliche ma calda di umanità, ironia e passione di vivere nella vita privata, Barbara non amava parlare del padre e di rado aveva interrotto il suo pudico silenzio salvo per ricordarlo come un papà affettuoso anche se spesso lontano, giocoso, eterno "fanciullo" dentro e fuori dal set. Si era costruita un percorso di via e di lavoro autonomo, partendo dalla passione di famiglia per lo spettacolo, ma sposando il suo gusto per il costume, per la messa in scena. Si era avvicinata al design e alla scenografia negli anni '70 collaborando con Gabriella Pescucci sul set di "Per le antiche scale" con la regia di Mauro Bolognini. Da lì, grazie al suo talento e poi all'amicizia e al magistero di Vera Marzot, avrebbe firmato i costumi per autori importanti, da Patroni Griffi (al Festival di Spoleto) a Elio Petri ("Le mani sporche"), da Luca Ronconi a Federico Fellini (con Maurizio Millenotti) e a Ettore Scola (con Gabriella Pascucci).

Dopo un lungo e felice sodalizio con Umberto Tirelli e la sua celebre sartoria Perniconi lo spettacolo, Barbara aveva poi scelto di lasciare il cinema e il teatro, attratta dalla fisicità della creazione. Aveva trovato nel legno, nell'ideazione di mobili originali per concezione e realizzazione la sua vena artistica più personale. Soleva dire "la mia famiglia viene dalla campagna, dal fare le cose con le mani e a me piace tornare a queste radici". Unica figlia di Marcello e Flora, aveva sposato Giorgio Bertocci Fontana, scomparso alcuni anni fa. La sua voce sommessa, la sua ironia gentile che divideva con suo padre, mancheranno a chi la conosceva bene.