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POLITICA

Alfano: no adozioni per coppie gay

Unioni civili: scontro in maggioranza

Bufera oggi nel vertice a palazzo Chigi, sulle unioni civili non si raggiunge un accordo.
Il ministro dell'interno: "Il tema delle adozioni ci divide molto". Il capogruppo Pd in Senato Zanda: "Con Ncd abbiamo delle differenze di posizione sui contenuti, e anche sull'urgenza di portare la legge in Aula"

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Roma
Nel vertice a Palazzo Chigi, si consuma lo scontro sul DDL sulle unioni civili. Angelino Alfano, leader dell'Ncd contesta l'urgenza di portare la legge in aula: "I bambini - ha ribadito Alfano - devono avere un papà e una mamma". Contrario il capogruppo Pd al Senato Luigi Zanda, che conferma "l'intenzione di portare il provvedimento in aula con urgenza".

Cosa c'è nel Disegno di Legge sulle unioni civili
Il Ddl è il risultato di una mediazione sul testo per accordare le diverse anime della maggioranza.
Le unioni civili assumono il nome di "specifica formazione sociale" (al posto del termine "matrimonio"), che si ha tra persone "dello stesso sesso". E "le due persone saranno chiamate "coniugi", come si legge all'articolo 1. 
Il termine coniugi, ha valore nelle leggi e nei regolamenti nonchè negli atti amministrativi, dunque una coppia gay avrebbe nei fatti gli stessi diritti di una coppia eterosessuale.

Le tappe
Domani Zanda riunisce l'ufficio di presidenza del gruppo del PD, per decidere sul calendario del voto: il partito Democratico vuole portare il testo in aula prima della legge di stabilità.
"Il Pd ritiene che ci sia la necessità di andare presto in Aula - ha affermato il capogruppo Pd in Senato - mentre l'Ncd ha un'opinione diversa". 
Di diverso avviso il ministro Alfano: "Noi siamo preoccupati che, attraverso norme scritte in modo ambiguo, si violino alcuni paletti fissati dalla Corte costituzionale", ha dichiarato il ministro, e "si faccia una sorta di equiparazione con il matrimonio e vi sia la possibilità che si arrivi all'adottabilità dei bambini da parte di coppie dello stesso sesso".