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MONDO

I dispositivi possono fare luce sul disastro

Aereo abbattuto in Ucraina: il giallo delle scatole nere

Kiev dichiara di non avere idea di dove si trovino i dispositivi e sospetta che i filorussi abbiano agito per distruggere le prove. I separatisti respingono le accuse: "Non abbiamo toccato nulla"

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I resti dell'aereo abbattuto (ap)
Ucraina
Trovare le scatole nere dell’aereo della Malaysia Airlines, abbattuto giovedì nell’est dell’Ucraina, è fondamentale per capire le dinamiche del disastro. Soltanto questi oggetti possono svelare alcuni misteri e far luce sulle responsabilità della tragedia. Eppure, a due giorni dall'abbattimento del volo, ancora non si sa dove siano.

Kiev ha dichiarato di non avere alcuna idea di dove si trovino i dispositivi. Il portavoce del servizio Emergenze ucraino, Andriy Lysenko, ha dichiarato: "Non abbiamo alcuna informazione sulle scatole nere: nessuno ce le ha consegnate". E il governo di Kiev ha ribadito di esser pronto a un cessate il fuoco se i ribelli deporranno le armi, cederanno il controllo del confine e permetteranno il monitoraggio agli osservatori internazionali.  

Proprio gli osservatori Osce, arrivati sul luogo del disastro per le indagini, hanno riferito di aver avuto un accesso limitato all’area dove è caduto l’aereo. Michael Bociurkiw, portavoce dell'Osce in Europa, ha detto che al team "è stato consentito di accedere a una striscia di 200m per 75 minuti", sotto controllo di uomini armati in uniforme. "Una delle priorità è quella di scoprire cosa è successo alle scatole nere, ma nessuno ci ha risposto", ha aggiunto.  

I sospetti si sono concentrati sui separatisti filorussi, che secondo Kiev avrebbero agito per distruggere le prove. Ma i ribelli respingono le accuse. Il leader dei separatisti dell'autoproclamata repubblica di Donetsk Alexander Borodai ha detto: "Noi non tocchiamo nulla, non abbiamo trovato le scatole nere e vogliamo un'indagine approfondita e obiettiva". Quanto agli ispettori ha aggiunto che la zona del disastro è teatro di guerra" avvertendo che "in ogni momento la situazione può cambiare e l'accesso può diventare impossibile".