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ITALIA

Nei pressi dell'aeroporto dell'Urbe

Aereo biposto precipita nel Tevere a Roma: in salvo l'istruttore, un disperso

L'istruttore ha detto ai soccorritori: "Abbiamo tentato un ammaraggio d'emergenza, quando l'aereo ha toccato l'acqua sono riuscito a uscire. Ho provato a chiamarlo, ho tentato di raggiungerlo ma non ce l'ho fatta"

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Ancora disperso uno dei due passeggeri, allievo di volo, dell'aereo biposto caduto questo pomeriggio nel fiume Tevere a Roma. "L'aereo che oggi alle ore 15.08 è caduto nel Fiume Tevere a Roma era decollato dall'Aeroporto dell'Urbe alle ore 14.55, e scomparso dopo aver fatto 2 touch and go. L'allievo, ancora disperso, ha all'attivo 41 missioni di volo che per legge consentono già di volare in autonomia sotto supervisione".

E' quanto afferma in una nota la Scuola Urbe Aero in relazione all'incidente avvenuto oggi a Roma, mentre l'istruttore recuperato dagli uomini dell'equipaggio di Pegaso 33 Elitaliana e trasportato in ospedale "è primo ufficiale RyanAir da due anni, nonché uno degli istruttori qualificati della Scuola Urbe Aero".

"Il velivolo, in dotazione alla Scuola Urbe Aero è un Diamond Aircraft DA20-C1 e aveva ancora poche ore di volo (circa 1.080). Scuola Urbe Aero è a disposizione della famiglia del ragazzo, dell'Ansv e delle autorità competenti per fornire ogni elemento utile all'inchiesta che è stata aperta", conclude la nota. 

Dunque è ancora disperso Daniele P. di 22 anni, il pilota-allievo dell'aereo. Le ricerche della polizia fluviale e dei vigili del fuoco andranno avanti fino a tarda sera, secondo quanto si è appreso. Il velivolo è caduto in un tratto del Tevere nel quadrante Roma Nord all'altezza di via Vitorchiano e nei pressi dell'aeroporto di Roma-Urbe che è su via Salaria, da cui era decollato dopo aver svolto alcune esercitazioni.

L'istruttore di volo, V.D.G. 30 anni, è riuscito ad uscire dal mezzo quando ha toccato l'acqua. Secondo quanto ricostruito, l'istruttore è riuscito a sganciarsi dalla cintura di sicurezza e a uscire dall'aereo prima che si inabissasse. L'uomo si è accorto che c'era qualcosa che non andava e avrebbe tentato una manovra di ammaraggio. "Abbiamo tentato un ammaraggio d'emergenza - avrebbe raccontato lui stesso ai soccorritori - quando l'aereo ha toccato l'acqua sono riuscito a uscire. Ho provato a chiamarlo, ho tentato di raggiungerlo ma non ce l'ho fatta".

Un elicottero ha sorvolato la zona. Nel pomeriggio è stato individuato qualche piccolo frammento del piccolo aereo e si sta continuando a scandagliare il fiume, molto profondo in quel tratto. Il fondo limaccioso e le correnti complicano il lavoro dei pompieri e della polizia fluviale.

Ancora da chiarire le cause dell'incidente. Tra le ipotesi quella di un guasto. L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto l'inchiesta di sicurezza di sua competenza sull'incidente. L'Ansv ha disposto contestualmente l'invio di un proprio investigatore sul luogo dell'incidente.