ITALIA
Due famiglie distrutte
Lo schianto a San Donato: i vigili al lavoro per tutta la notte
Tra le vittime anche un bambino. Alla guida del velivolo un ricco immobiliarista romeno. Il Pc-12 era decollato dall'aeroporto di Linate e diretto in Sardegna. Pm: anomalia su radar e poi schianto, no allarme lanciato da bordo

Si è lavorato tutta la notte, alla luce delle lampade fotoelettriche, sul luogo dello schianto dell'aereo da turismo che ieri, dopo il decollo da Linate, è precipitato su una palazzina in ristrutturazione in via Marignano, a Milano, al confine con San Donato Milanese (Milano). Gli ultimi vigili del fuoco sono tornati in sede stamani alle 7, mentre sul posto rimane la Polizia Scientifica per i rilievi e la Polizia Locale per impedire l'accesso alle aree coinvolte dall'incidente aereo, che ha provocato 8 morti.
Secondo quanto riferito dalla Polizia Locale oltre a presidiare l'area dello schianto e dell'incendio, e a gestire la chiusura di un ampio tratto di via Marignano, al momento è vietato l'accesso a un parcheggio d'interscambio dell'Atm (la società dei trasporti milanese) e a parte del grande spiazzo dove si trovano le banchine dei mezzi di superficie, abitualmente affollate di viaggiatori, che sono state spostate. La palazzina su cui è precipitato il velivolo, infatti, si trova molto vicino al cosiddetto 'parcheggio dei bus' antistante alla metro MM3 San Donato.
In attesa dell'ufficialità derivata dalle comparazioni dei profili genetici, considerando l'assenza di una lista passeggeri ufficiale, la polizia di Stato è risalita alle otto plausibili vittime dell'incidente aereo, riconducibili a due gruppi familiari.
Questo l'elenco: Dan Petrescu, 68 anni, cittadino romeno; la moglie Righina Petrescu, 65 anni; il figlio Dan Stefan Petrescu, 30 anni, con doppia cittadinanza romena-tedesca; Julien Brossard, 36 anni, cittadino canadese amico del figlio. L'altra famiglia era composta da: Filippo Nascimbene, nato a Pavia nel 1988; il figlio Rafael di un anno; la moglie Claire Alexandrescou, 1987, cittadina francese; la madre di Claire, signora Miruna Anca Wanda Lozinschi, del 1956, cittadina francese.
L'aereo ultraleggero, con otto persone a bordo, è precipitato a San Donato Milanese, su una palazzina in ristrutturazione. Nessun superstite nell'incidente. Nell'impatto il velivolo si è incendiato e anche alcune auto e la palazzina sono andate a fuoco. Sul posto sono intervenuti: elisoccorso, un'automedica, quattro ambulanze, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia e Vigili Urbani.
Il velivolo era decollato dall'aeroporto di Linate ed era diretto in Sardegna, ad Olbia. Si tratta di un Pilatus Pc-12, progettato e prodotto dall'azienda aeronautica svizzera Pilatus Aircraft. Il Pc-12 è un aereo executive, monomotore a turboelica, monoplano ad ala bassa, che può ospitare fino a nove passeggeri. L'aereo ha impattato in modo molto violento sul tetto dell'edificio.
Tra le vittime ricco immobiliarista romeno, era alla guida del velivolo
Era considerato uno degli uomini più ricchi della Romania Dan Petrescu, proprietario e pilota dell'aereo. Aveva 68 anni, doppia cittadinanza tedesca e romena, ed era uno dei principali investitori nel settore immobiliare del suo paese. Tra le vittime suo figlio di 30 anni, Dan Stefan Petrescu, indicato inizialmente alla guida dell'aereo, nato a Monaco di Baviera e anche lui con doppia cittadinanza, e sua moglie, di 65 anni, nata in Romania con cittadinanza francese.
Il sindaco Sala sul posto
Il sindaco di Milano, Beppe Sala, si è recato sul luogo dell'incidente. Sala ha incontrato chi si sta occupando della tragedia.
Impatto devastante, verifiche su stabilità
"L'impatto è stato devastante": lo ha spiegato Carlo Cardinali, funzionario dei Vigili del Fuoco di Milano, accorsi immediatamente a San Donato Milanese. "Attualmente è stato individuato un solo corpo", ha aggiunto spiegando che l'aereo è finito contro la facciata dall'edificio. "L'impatto è stato estremamente violento, c'è stata una vera e propria esplosione, con proiezione di questo aeromobile in vari punti", ha confermato Cardinali, aggiungendo che "l'aereo ha effettuato una virata dopo il decollo e quindi probabilmente il pilota si è accorto di qualche anomalia".
"La palazzina era disabitata, tra l'altro interessata da lavori di ristrutturazione quindi abbiamo scongiurato subito la presenza di altre persone all'interno della struttura. In quel punto è stato davvero importante che non ci fossero abitazioni, nel dramma l'impatto è avvenuto su struttura disabitata totalmente", ha concluso.
Un testimone, aereo in fiamme prima di impatto
"Ho sentito questo rumore fortissimo, poi una scia e c'erano fumo e fiamme sotto l'aereo in volo che poi si è schiantato contro la palazzina. Sicuramente il pilota si è accorto di quanto stava succedendo". Lo ha raccontato un testimone che stava aspettando l'autobus nel piazzale di fianco alla palazzina contro cui è precipitato l'aereo.
Agenzia sicurezza volo apre inchiesta
L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un'inchiesta sull'incidente aereo avvenuto a San Donato Milanese e disposto l'invio di un'investigatore sul posto. Secondo quanto ricostruito finora dall'agenzia, "il velivolo PC-12 marche di identificazione YR-PDV, era decollato da Linate alle 13:04 con destinazione Olbia. L'aereo ha colpito un edificio stabile e si è incendiato".
La procura apre fascicolo per disastro colposo, trovata scatola nera
Sull'incidente avvenuto a San Donato Milanese nel quale un piccolo aereo è precipitato "verrà aperto un fascicolo per disastro colposo". Lo ha spiegato il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano dopo i primi rilievi sul luogo dell'incidente. Siciliano ha inoltre aggiunto che la scatola nera è stata trovata.
Anomalia su radar e poi schianto, no allarme lanciato da bordo
Era un velivolo privato quello che si è schiantato a San Donato milanese. "Il volo è stato seguito fino a un certo punto, poi è apparsa un'anomalia sui radar ed è precipitato". Lo ha confermato la pm milanese, Tiziana Siciliano, sul luogo della tragedia. Al momento "non risulta esserci stato un allarme lanciato da bordo, ma un'anomalia segnalata dalla torre di controllo", spiega ribadendo che "è ancora tutto da accertare".
Secondo quanto riferito dalla Polizia Locale oltre a presidiare l'area dello schianto e dell'incendio, e a gestire la chiusura di un ampio tratto di via Marignano, al momento è vietato l'accesso a un parcheggio d'interscambio dell'Atm (la società dei trasporti milanese) e a parte del grande spiazzo dove si trovano le banchine dei mezzi di superficie, abitualmente affollate di viaggiatori, che sono state spostate. La palazzina su cui è precipitato il velivolo, infatti, si trova molto vicino al cosiddetto 'parcheggio dei bus' antistante alla metro MM3 San Donato.
In attesa dell'ufficialità derivata dalle comparazioni dei profili genetici, considerando l'assenza di una lista passeggeri ufficiale, la polizia di Stato è risalita alle otto plausibili vittime dell'incidente aereo, riconducibili a due gruppi familiari.
Questo l'elenco: Dan Petrescu, 68 anni, cittadino romeno; la moglie Righina Petrescu, 65 anni; il figlio Dan Stefan Petrescu, 30 anni, con doppia cittadinanza romena-tedesca; Julien Brossard, 36 anni, cittadino canadese amico del figlio. L'altra famiglia era composta da: Filippo Nascimbene, nato a Pavia nel 1988; il figlio Rafael di un anno; la moglie Claire Alexandrescou, 1987, cittadina francese; la madre di Claire, signora Miruna Anca Wanda Lozinschi, del 1956, cittadina francese.
L'aereo ultraleggero, con otto persone a bordo, è precipitato a San Donato Milanese, su una palazzina in ristrutturazione. Nessun superstite nell'incidente. Nell'impatto il velivolo si è incendiato e anche alcune auto e la palazzina sono andate a fuoco. Sul posto sono intervenuti: elisoccorso, un'automedica, quattro ambulanze, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia e Vigili Urbani.
Il velivolo era decollato dall'aeroporto di Linate ed era diretto in Sardegna, ad Olbia. Si tratta di un Pilatus Pc-12, progettato e prodotto dall'azienda aeronautica svizzera Pilatus Aircraft. Il Pc-12 è un aereo executive, monomotore a turboelica, monoplano ad ala bassa, che può ospitare fino a nove passeggeri. L'aereo ha impattato in modo molto violento sul tetto dell'edificio.
Tra le vittime ricco immobiliarista romeno, era alla guida del velivolo
Era considerato uno degli uomini più ricchi della Romania Dan Petrescu, proprietario e pilota dell'aereo. Aveva 68 anni, doppia cittadinanza tedesca e romena, ed era uno dei principali investitori nel settore immobiliare del suo paese. Tra le vittime suo figlio di 30 anni, Dan Stefan Petrescu, indicato inizialmente alla guida dell'aereo, nato a Monaco di Baviera e anche lui con doppia cittadinanza, e sua moglie, di 65 anni, nata in Romania con cittadinanza francese.
🔴 #Milano, #aereo precipitato. Prosegue l’intervento dei #vigilidelfuoco. Da notizie assunte sarebbero state 8 le persone a bordo del velivolo, 2 membri d’equipaggio e 6 passeggeri [#3ottobre 15:15] pic.twitter.com/qngzPPDsyM
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) October 3, 2021
Il sindaco Sala sul posto
Il sindaco di Milano, Beppe Sala, si è recato sul luogo dell'incidente. Sala ha incontrato chi si sta occupando della tragedia.
Impatto devastante, verifiche su stabilità
"L'impatto è stato devastante": lo ha spiegato Carlo Cardinali, funzionario dei Vigili del Fuoco di Milano, accorsi immediatamente a San Donato Milanese. "Attualmente è stato individuato un solo corpo", ha aggiunto spiegando che l'aereo è finito contro la facciata dall'edificio. "L'impatto è stato estremamente violento, c'è stata una vera e propria esplosione, con proiezione di questo aeromobile in vari punti", ha confermato Cardinali, aggiungendo che "l'aereo ha effettuato una virata dopo il decollo e quindi probabilmente il pilota si è accorto di qualche anomalia".
"La palazzina era disabitata, tra l'altro interessata da lavori di ristrutturazione quindi abbiamo scongiurato subito la presenza di altre persone all'interno della struttura. In quel punto è stato davvero importante che non ci fossero abitazioni, nel dramma l'impatto è avvenuto su struttura disabitata totalmente", ha concluso.
Un testimone, aereo in fiamme prima di impatto
"Ho sentito questo rumore fortissimo, poi una scia e c'erano fumo e fiamme sotto l'aereo in volo che poi si è schiantato contro la palazzina. Sicuramente il pilota si è accorto di quanto stava succedendo". Lo ha raccontato un testimone che stava aspettando l'autobus nel piazzale di fianco alla palazzina contro cui è precipitato l'aereo.
Agenzia sicurezza volo apre inchiesta
L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un'inchiesta sull'incidente aereo avvenuto a San Donato Milanese e disposto l'invio di un'investigatore sul posto. Secondo quanto ricostruito finora dall'agenzia, "il velivolo PC-12 marche di identificazione YR-PDV, era decollato da Linate alle 13:04 con destinazione Olbia. L'aereo ha colpito un edificio stabile e si è incendiato".
La procura apre fascicolo per disastro colposo, trovata scatola nera
Sull'incidente avvenuto a San Donato Milanese nel quale un piccolo aereo è precipitato "verrà aperto un fascicolo per disastro colposo". Lo ha spiegato il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano dopo i primi rilievi sul luogo dell'incidente. Siciliano ha inoltre aggiunto che la scatola nera è stata trovata.
Anomalia su radar e poi schianto, no allarme lanciato da bordo
Era un velivolo privato quello che si è schiantato a San Donato milanese. "Il volo è stato seguito fino a un certo punto, poi è apparsa un'anomalia sui radar ed è precipitato". Lo ha confermato la pm milanese, Tiziana Siciliano, sul luogo della tragedia. Al momento "non risulta esserci stato un allarme lanciato da bordo, ma un'anomalia segnalata dalla torre di controllo", spiega ribadendo che "è ancora tutto da accertare".