MONDO
Il mistero del volo MH370
Aereo scomparso, è corsa contro il tempo
Il ministro degli Esteri cinese: "Finché ci sarà un barlume di speranza, i nostri sforzi continueranno". Avvistati altri oggetti in mare nell'Oceano Indiano

Continuano le ricerche dell'aereo disperso con 239 persone a bordo. Il ministro degli Esteri cinese, tramite il portavoce ha fatto sapere: "Stiamo ancora correndo contro il tempo. Finché ci sarà un barlume di speranza, i nostri sforzi continueranno".
Intanto in mare sono stati avvistati alcuni oggetti: ora si dovrà capire se i ritrovamenti siano riconducibili al volo MH370 scomparso.
La nave della Marina australiana Ocean Shield, equipaggiata per cercare le scatole nere, è stata inviata verso la zona dell'Oceano indiano. Lo fa sapere un ufficiale della Difesa australiano, precisando che la nave arriverà entro tre o quattro giorni. A bordo trasporta un dispositivo che permette di cercare le scatole nere del velivolo. Gli Usa hanno inviato a loro volta un Towed Pinger Locator, strumento capace di rilevare il segnale delle scatole nere sino a una profondita di 6.100 metri. I fondali dell'Oceano nell'area in cui si svolgono le ricerche del relitto variano tra 1.150 metri e 7mila metri di profondita.
La Cina ha mandato la rompighiaccio Snow Dragon verso il luogo dell'ultimo avvistamento. I cinesi hanno inviato anche altre sei navi, oltre a 20 pescherecci in perlustrazione dell'area. Gli Usa hanno inviato a loro volta un Towed Pinger Locator, strumento capace di rilevare il segnale delle scatole nere sino a una profondità di 6.100 metri. I fondali dell'Oceano nell'area in cui si svolgono le ricerche del relitto variano tra 1.150 metri e settemila metri di profondità.
Quanto alle indagini, non ci sono sospetti sui passeggeri ma le indagini sui piloti e l'equipaggio dell'aereo proseguono. I Paesi d'origine dei passeggeri del volo Malaysia Airlines hanno condotto indagini sui rispettivi cittadini, per verificare eventuali legami con gruppi terroristici o che potessero destare sospetti.
Le ricerche sono concentrate su un'area di 68500 chilometri quadrati in uno dei luoghi più remoti del pianeta. Nel frattempo, la Marina statunitense ha messo a disposizione un'apparecchiatura capace di individuare una scatola nera fino a 6100 metri di profondità. Anche l'Australia ha fatto partire una nave specializzata nella ricerca di scatole nere: dovrebbe arrivare sul posto nel giro di pochi giorni.
La Cnn: l'aereo perse rapidamente quota
Trovare la scatola nera sarebbe probabilmente la chiave per chiarire cosa sia accaduto al volo MH370, partito da Kuala Lumpur in direzione di Pechino con 239 persone a bordo. Gli investigatori non scartano alcuna ipotesi e i media internazionali continuano a riportare indiscrezioni. Secondo la Cnn, che cita fonti riservate, i radar avrebbero registrato un'improvvisa perdita di quota dell'aereo, che sarebbe sceso rapidamente da 35mila a 12mila piedi di altezza proprio quando ha modificato la sua rotta virando verso ovest in direzione dello Stretto di Malacca. Un cambio di rotta e una rapida discesa, aggiungono alcuni esperti intervistati dall'emittente statunitense, sarebbero una procedura normale in caso di grossi problemi a bordo, come una depressurizzazione. Si tratta dell'ennesima congettura, ma fornirebbe la risposta a molte domande.
Intanto in mare sono stati avvistati alcuni oggetti: ora si dovrà capire se i ritrovamenti siano riconducibili al volo MH370 scomparso.
La nave della Marina australiana Ocean Shield, equipaggiata per cercare le scatole nere, è stata inviata verso la zona dell'Oceano indiano. Lo fa sapere un ufficiale della Difesa australiano, precisando che la nave arriverà entro tre o quattro giorni. A bordo trasporta un dispositivo che permette di cercare le scatole nere del velivolo. Gli Usa hanno inviato a loro volta un Towed Pinger Locator, strumento capace di rilevare il segnale delle scatole nere sino a una profondita di 6.100 metri. I fondali dell'Oceano nell'area in cui si svolgono le ricerche del relitto variano tra 1.150 metri e 7mila metri di profondita.
La Cina ha mandato la rompighiaccio Snow Dragon verso il luogo dell'ultimo avvistamento. I cinesi hanno inviato anche altre sei navi, oltre a 20 pescherecci in perlustrazione dell'area. Gli Usa hanno inviato a loro volta un Towed Pinger Locator, strumento capace di rilevare il segnale delle scatole nere sino a una profondità di 6.100 metri. I fondali dell'Oceano nell'area in cui si svolgono le ricerche del relitto variano tra 1.150 metri e settemila metri di profondità.
Quanto alle indagini, non ci sono sospetti sui passeggeri ma le indagini sui piloti e l'equipaggio dell'aereo proseguono. I Paesi d'origine dei passeggeri del volo Malaysia Airlines hanno condotto indagini sui rispettivi cittadini, per verificare eventuali legami con gruppi terroristici o che potessero destare sospetti.
Le ricerche sono concentrate su un'area di 68500 chilometri quadrati in uno dei luoghi più remoti del pianeta. Nel frattempo, la Marina statunitense ha messo a disposizione un'apparecchiatura capace di individuare una scatola nera fino a 6100 metri di profondità. Anche l'Australia ha fatto partire una nave specializzata nella ricerca di scatole nere: dovrebbe arrivare sul posto nel giro di pochi giorni.
La Cnn: l'aereo perse rapidamente quota
Trovare la scatola nera sarebbe probabilmente la chiave per chiarire cosa sia accaduto al volo MH370, partito da Kuala Lumpur in direzione di Pechino con 239 persone a bordo. Gli investigatori non scartano alcuna ipotesi e i media internazionali continuano a riportare indiscrezioni. Secondo la Cnn, che cita fonti riservate, i radar avrebbero registrato un'improvvisa perdita di quota dell'aereo, che sarebbe sceso rapidamente da 35mila a 12mila piedi di altezza proprio quando ha modificato la sua rotta virando verso ovest in direzione dello Stretto di Malacca. Un cambio di rotta e una rapida discesa, aggiungono alcuni esperti intervistati dall'emittente statunitense, sarebbero una procedura normale in caso di grossi problemi a bordo, come una depressurizzazione. Si tratta dell'ennesima congettura, ma fornirebbe la risposta a molte domande.