MONDO
Lo scoppio vicino all'ambasciata Usa
Kabul, un'esplosione scuote il centro
Una forte esplosione ha fatto tremare questa mattina Kabul. Lo scoppio, causato da un "incidente" in un deposito di armi sequestrate agli insorti, è avvenuto nella zona dove hanno sede l'ambasciata statunitense e la sede del comando Nato.

Una forte esplosione ha scosso questa mattina il centro della capitale afghana Kabul, vicino all'ambasciata degli Stati Uniti e alla sede del quartier generale della Nato. Lo scoppio, hanno reso noto i servizi segreti afghani, è stato causato da un "incidente" in un deposito di armi del governo e non si è trattato di un attentato.
Il deposito di armi in cui questa mattina è avvenuta l'esplosione vicino all'ambasciata americana a Kabul era della Direzione nazionale della sicurezza (Nds, servizi di intelligence). Lo ha reso noto un portavoce dello stesso organismo, Farid Shamal.
Parlando con i giornalisti, Shamal ha precisato che "lo scoppio ha interessato un deposito di armi sequestrate agli insorti". Lo stesso portavoce ha assicurato che l'esplosione "non ha causato vittime".
Shamal ha anche escluso che i Talebani abbiano avuto un euolo dell'esplosione, affermando che si è trattato di un incidente, "forse un cortocircuito". "Possiamo confermare l'esplosione di fronte alla sede Isaf verso le 10 e 20 (ora locale). Al momento non ci sono altre informazioni", ha scritto l'Isaf sul suo account ufficiale su Twitter.
L'esplosione ai è verificata nella zona di Shash Darak, che si trova vicino al quartier generale dell'Isaf, all'ufficio dell'intelligence afghana e all'ambasciata degli Stati Uniti. La sicurezza ha cordonato l'area e tiene i giornalisti lontani dal luogo dell'esplosione.
Ieri un kamikaze aveva fatto saltare in aria un veicolo imbottito di esplosivo non lontano dall'ingresso di una base militare situata nell'aeroporto di Kabul, mentre rientrava un convoglio tedesco. L'esplosione non aveva provocato vittime.
Il deposito di armi in cui questa mattina è avvenuta l'esplosione vicino all'ambasciata americana a Kabul era della Direzione nazionale della sicurezza (Nds, servizi di intelligence). Lo ha reso noto un portavoce dello stesso organismo, Farid Shamal.
Parlando con i giornalisti, Shamal ha precisato che "lo scoppio ha interessato un deposito di armi sequestrate agli insorti". Lo stesso portavoce ha assicurato che l'esplosione "non ha causato vittime".
Shamal ha anche escluso che i Talebani abbiano avuto un euolo dell'esplosione, affermando che si è trattato di un incidente, "forse un cortocircuito". "Possiamo confermare l'esplosione di fronte alla sede Isaf verso le 10 e 20 (ora locale). Al momento non ci sono altre informazioni", ha scritto l'Isaf sul suo account ufficiale su Twitter.
L'esplosione ai è verificata nella zona di Shash Darak, che si trova vicino al quartier generale dell'Isaf, all'ufficio dell'intelligence afghana e all'ambasciata degli Stati Uniti. La sicurezza ha cordonato l'area e tiene i giornalisti lontani dal luogo dell'esplosione.
Ieri un kamikaze aveva fatto saltare in aria un veicolo imbottito di esplosivo non lontano dall'ingresso di una base militare situata nell'aeroporto di Kabul, mentre rientrava un convoglio tedesco. L'esplosione non aveva provocato vittime.