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ECONOMIA

Telefonia

Agcom. Bollette a 28 giorni, sanzionate Tim e Wind Tre per 2,4 milioni

Multe comminate su varie questioni legate al passaggio dalle ' bollette emesse ogni 28 giorni '  a quelle mensili

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di Tiziana Di Giovannandrea
L'Agcom, l'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, ha multato con tre sanzioni distinte, arrivando ad un ammontare totale di circa 2,4 milioni di euro, Tim e Wind Tre.

L'Autorità  ha comminato le multe ai due colossi delle telecomunicazioni per varie questioni legate al passaggio dalle ' bollette a 28 giorni ' a quelle mensili.

L'emanazione di bollette a 28 giorni è ormai vietata dalla legge pertanto, nel dettaglio, Tim è  stata multata con due delibere, una per 464.000 euro e la seconda per 1,044 milioni (per un totale di circa un milione e mezzo), mentre Wind Tre è stata sanzionata per 870.000 euro.  

In pratica, l'Authority ha rilevato e contestato, in generale, alle due società di telefonia violazioni agli obblighi di trasparenza e sul diritto di recesso in merito alla modifica delle condizioni economiche delle offerte di telefonia fissa e mobile di tipo business, a difesa dei consumatori.

A partire dal mese di dicembre 2017, infatti, l’Autorità ha ricevuto diverse segnalazioni da parte di utenti, i quali hanno lamentato la illegittimità di varie modifiche contrattuali, decorrenti dal 1° gennaio 2018 e attinenti a servizi e offerte di telefonia fissa e mobile riservate alla clientela business, attuate dalla società TIM S.p.A. in violazione della normativa di settore in materia di obblighi informativi e diritto di recesso.

Per quanto riguarda invece Wind Tre, la società ha deciso di riformulazione i prezzi applicati alla propria utenza per la telefonia mobile, rispetto a quanto già comunicato ai propri clienti. Questo per ottemperare ad un provvedimento cautelare dall’Agcm del 21 marzo 2018. Ebbene l'Autorità per le Comunicazioni ha considerato l'operato di Wind Tre, come una nuova modifica contrattuale le cui condizioni sarebbero dovute essere comunicate alla clientela in modo completo e trasparente.

Sul sito dell'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni si legge che sulla base della documentazione acquisita si è constatato che con le informative fornite all’utenza, sia tramite il sito aziendale che tramite sms ed inviate successivamente all’entrata in vigore delle nuove condizioni economiche, Wind Tre non ha assicurato informazioni chiare, complete e trasparenti, risultando le stesse non adeguate per comprendere le reali condizioni economiche a seguito della modifica e così permettere agli utenti di scegliere se esercitare il diritto di recesso.
D’altra parte, le stesse informative non hanno rispettato neppure il quadro regolamentare in materia di diritto di recesso per la clientela.