POLITICA
Governo
L'agenda di Conte: domani sindacati, lunedì imprese, martedì Abi e Enti locali
Ritmi di lavoro frenetici per il premier, alla ricerca della "quadra" in tempi stretti sul Recovery Plan

Primo incontro tra governo e sindacati domani mattina sul Recovery plan. Il premier Giuseppe Conte lo aveva promesso durante l'intervento in Parlamento sulla fiducia: sul Piano per la ripresa "li ascolteremo", sottolineando come "i sindacati rafforzino la tenuta sociale del paese". I temi sono tanti, non solo il piano di rilancio finanziato dall'Ue.
Le parti sociali chiedono che il piano venga discusso in modo trasparente recependo i loro suggerimenti e le loro richieste. Sul Recovery Cgil Cisl e Uil chiedono "un patto sociale per la crescita e lo sviluppo". Patto che abbia al centro "il lavoro e l'economia reale".
Ampi gli interventi richiesti sul lavoro. Il principale riguarda la proroga del blocco dei licenziamenti che scade a fine marzo e la riforma degli ammortizzatori sociali per garantire una copertura anche per il 2021, perché, affermano i sindacati, "gli strumenti attuali non sono adeguati a gestire una situazione di crisi".
Il governo non ha mai negato di voler dare continuità agli interventi di Cassa Integrazione e assegno ordinario con ulteriori 26 settimane di Cig Covid. Meno certezze sulla proroga del blocco dei licenziamenti che vede le imprese profondamente contrarie. Si lavora a uno stop selettivo dei licenziamenti Naspi e reddito di cittadinanza.
"Le misure di sostegno a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi saranno selettive e consisteranno principalmente in crediti d'imposta al fine di promuovere la tax compliance", ha spiegato il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri. Per il 2021, il governo lavora al cosiddetto "anno bianco contributivo". Lo Stato si farà quindi carico dei contributi di parte degli autonomi e dei possessori di Partite Iva. Potranno usufruire di tale misura coloro che hanno un reddito massimo di 50.000 euro annui, che hanno subito una diminuzione del 33% del fatturato, a causa del lockdown.
Lunedì
Il premier Giuseppe Conte ha convocato le associazioni di impresa lunedì mattina. Sul tavolo il confronto sul Recovery plan nazionale. Si parte con Confindustria alle 9, poi seguiranno le altre confederazioni tra cui Confcommercio, Confartigianato, Cna, Confapi e Confersercenti. Conte incontrerà sempre lunedì le associazioni datoriali per un confronto sul Recovery Plan.
Martedì
Martedì mattina alle 10 il premier incontrerà i vertici dell'Abi. Sempre martedì, Regioni, Comuni e Province incontreranno il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per fare il punto sul Recovery plan. E' quanto ha annunciato al termine della Conferenza Stato-Regioni e della Conferenza unificata il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia. Il vertice è fissato per le ore 16. A discutere e lanciare proposte - sulla spesa di una parte degli oltre 200 miliardi che arrivano dall'Europa - saranno i governatori, l'Esecutivo e lo stesso premier Giuseppe Conte. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, annuncia la proposta per una norma "che preveda direttamente il riparto delle risorse per l'anno 2021". Sul tavolo delle trattative c'è anche la richiesta di ristori per 4,5 miliardi legati al comparto dello sci.
Le parti sociali chiedono che il piano venga discusso in modo trasparente recependo i loro suggerimenti e le loro richieste. Sul Recovery Cgil Cisl e Uil chiedono "un patto sociale per la crescita e lo sviluppo". Patto che abbia al centro "il lavoro e l'economia reale".
Ampi gli interventi richiesti sul lavoro. Il principale riguarda la proroga del blocco dei licenziamenti che scade a fine marzo e la riforma degli ammortizzatori sociali per garantire una copertura anche per il 2021, perché, affermano i sindacati, "gli strumenti attuali non sono adeguati a gestire una situazione di crisi".
Il governo non ha mai negato di voler dare continuità agli interventi di Cassa Integrazione e assegno ordinario con ulteriori 26 settimane di Cig Covid. Meno certezze sulla proroga del blocco dei licenziamenti che vede le imprese profondamente contrarie. Si lavora a uno stop selettivo dei licenziamenti Naspi e reddito di cittadinanza.
"Le misure di sostegno a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi saranno selettive e consisteranno principalmente in crediti d'imposta al fine di promuovere la tax compliance", ha spiegato il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri. Per il 2021, il governo lavora al cosiddetto "anno bianco contributivo". Lo Stato si farà quindi carico dei contributi di parte degli autonomi e dei possessori di Partite Iva. Potranno usufruire di tale misura coloro che hanno un reddito massimo di 50.000 euro annui, che hanno subito una diminuzione del 33% del fatturato, a causa del lockdown.
Lunedì
Il premier Giuseppe Conte ha convocato le associazioni di impresa lunedì mattina. Sul tavolo il confronto sul Recovery plan nazionale. Si parte con Confindustria alle 9, poi seguiranno le altre confederazioni tra cui Confcommercio, Confartigianato, Cna, Confapi e Confersercenti. Conte incontrerà sempre lunedì le associazioni datoriali per un confronto sul Recovery Plan.
Martedì
Martedì mattina alle 10 il premier incontrerà i vertici dell'Abi. Sempre martedì, Regioni, Comuni e Province incontreranno il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per fare il punto sul Recovery plan. E' quanto ha annunciato al termine della Conferenza Stato-Regioni e della Conferenza unificata il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia. Il vertice è fissato per le ore 16. A discutere e lanciare proposte - sulla spesa di una parte degli oltre 200 miliardi che arrivano dall'Europa - saranno i governatori, l'Esecutivo e lo stesso premier Giuseppe Conte. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, annuncia la proposta per una norma "che preveda direttamente il riparto delle risorse per l'anno 2021". Sul tavolo delle trattative c'è anche la richiesta di ristori per 4,5 miliardi legati al comparto dello sci.