ECONOMIA
Borse in affanno, risale lo spread
Si rischia di replicare la seduta negativa di ieri

Dopo un avvio in progresso le borse hanno cambiato direzione, appesantite dalle incertezze legate all’economia europea (con la contrazione del surplus commerciale e con il calo dell’inflazione). Si rischia così di replicare la seduta negativa di ieri, dal momento che le perdite si vanno via via accumulando, soprattutto a Piazza Affari.
In particolare, gli operatori e gli investitori internazionali sono alle prese con la valutazione della legge di stabilità varata dal governo Renzi e alcuni tra loro hanno inviato al mercato decisi segnali di snellimento sulle posizioni azionarie e obbligazionarie del nostro Paese. Ne fa le spese lo spread che si porta a 198 punti base, con il rendimento del Btp a 10 anni al 2 e 70%.
A metà seduta Milano cede il 3,5%, mentre Parigi, Londra e Francoforte viaggiano in coro con una flessione generalizzata intorno ai due punti percentuali. Anche le altre piazze considerate periferiche in Europa cedono molto terreno. Madrid è la peggiore con un calo del 4,30%, Lisbona cede il 3 e 40%. Atene segna un calo del 2,5%.
Il prezzo del petrolio è ai minimi da quattro anni a questa parte, con il WTI a 81,50 dollari il barile. In rialzo invece il prezzo dell’oro a 1243 dollari l’oncia (equivalenti a circa 32 euro al grammo).
L’euro si mantiene stabile contro dollaro intorno a quota 1 e 28..
Ore 12 e 30
In particolare, gli operatori e gli investitori internazionali sono alle prese con la valutazione della legge di stabilità varata dal governo Renzi e alcuni tra loro hanno inviato al mercato decisi segnali di snellimento sulle posizioni azionarie e obbligazionarie del nostro Paese. Ne fa le spese lo spread che si porta a 198 punti base, con il rendimento del Btp a 10 anni al 2 e 70%.
A metà seduta Milano cede il 3,5%, mentre Parigi, Londra e Francoforte viaggiano in coro con una flessione generalizzata intorno ai due punti percentuali. Anche le altre piazze considerate periferiche in Europa cedono molto terreno. Madrid è la peggiore con un calo del 4,30%, Lisbona cede il 3 e 40%. Atene segna un calo del 2,5%.
Il prezzo del petrolio è ai minimi da quattro anni a questa parte, con il WTI a 81,50 dollari il barile. In rialzo invece il prezzo dell’oro a 1243 dollari l’oncia (equivalenti a circa 32 euro al grammo).
L’euro si mantiene stabile contro dollaro intorno a quota 1 e 28..
Ore 12 e 30