Coronavirus
I primi test presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria
Al via a dicembre a Modena test fase 3 vaccino Oxford-Astrazeneca
Nel mese di novembre saranno arruolati 300 volontari, dai 18 anni in su, che saranno sottoposti a sperimentazione a doppio cieco: a 200 sarà somministrato il vaccino e agli altri 100 il placebo
In Italia parte la sperimentazione di fase 3 per il vaccino anti Covid-19 di Oxford-Astrazeneca: il primo via presso l'Azienda ospedaliero-universitaria di Modena, tra i sette centri scelti in Italia, dove le inoculazioni partiranno indicativamente il primo dicembre.
Nel mese di novembre saranno arruolati 300 volontari, dai 18 anni in su, che saranno sottoposti a sperimentazione a doppio cieco: a 200 sarà somministrato il vaccino e agli altri 100 il placebo.
A breve sarà a disposizione un numero verde per informazioni e raccogliere le candidature. Saranno scelti i primi 300 che ne fanno richiesta e che soddisfano i criteri Per i criteri di arruolamento dei volontari, spiega in videoconferenza Cristina Mussini, direttore della struttura complessa di Malattie Infettive Aou di Modena e docente UniMoRe, nel centro saranno individuate "300 persone, non pazienti, persone sane di qualunque età (purché maggiorenni) e con qualunque patologia, purché in uno stadio di stabilità". Ad esempio potrebbero essere accettati "un diabetico compensato" o "un paziente Hiv con terapia retrovirale in corso". Potrà partecipare anche chi è stato colpito da Covid, ma non in fase acuta. Non saranno ammessi pazienti immunodepressi, donne in gravidanza.
Obiettivo dell'Azienda ospedaliero-univeristaria di Modena è scongiurare file e assembramenti sul posto: per candidarsi sarà entro oggi a disposizione un numero verde, mentre le prenotazioni saranno gestite tramite un'agenda elettronica. Il luogo scelto per effettuare le somministrazioni è il poliambulatorio dell'Aou, dove sarà creato un percorso ad hoc per chi si sottoporrà alla sperimentazione.
Nessuna task force dedicata per questa operazione di test: "Non abbiamo a disposizione alcuna risorsa aggiuntiva - spiega Mussini - il personale ruoterà".
La sperimentazione in doppio cieco 2 a 1 vuol dire che su 300 partecipanti in 200 riceveranno la dose del vaccino e gli altri 100 un placebo. Nessuno, nemmeno il personale medico, saprà a chi viene somministrato cosa. Solo quando il cieco si aprirà anche ai cento che avevano avuto il placebo sarà somministrato il vaccino.
Nel mese di novembre saranno arruolati 300 volontari, dai 18 anni in su, che saranno sottoposti a sperimentazione a doppio cieco: a 200 sarà somministrato il vaccino e agli altri 100 il placebo.
A breve sarà a disposizione un numero verde per informazioni e raccogliere le candidature. Saranno scelti i primi 300 che ne fanno richiesta e che soddisfano i criteri Per i criteri di arruolamento dei volontari, spiega in videoconferenza Cristina Mussini, direttore della struttura complessa di Malattie Infettive Aou di Modena e docente UniMoRe, nel centro saranno individuate "300 persone, non pazienti, persone sane di qualunque età (purché maggiorenni) e con qualunque patologia, purché in uno stadio di stabilità". Ad esempio potrebbero essere accettati "un diabetico compensato" o "un paziente Hiv con terapia retrovirale in corso". Potrà partecipare anche chi è stato colpito da Covid, ma non in fase acuta. Non saranno ammessi pazienti immunodepressi, donne in gravidanza.
Obiettivo dell'Azienda ospedaliero-univeristaria di Modena è scongiurare file e assembramenti sul posto: per candidarsi sarà entro oggi a disposizione un numero verde, mentre le prenotazioni saranno gestite tramite un'agenda elettronica. Il luogo scelto per effettuare le somministrazioni è il poliambulatorio dell'Aou, dove sarà creato un percorso ad hoc per chi si sottoporrà alla sperimentazione.
Nessuna task force dedicata per questa operazione di test: "Non abbiamo a disposizione alcuna risorsa aggiuntiva - spiega Mussini - il personale ruoterà".
La sperimentazione in doppio cieco 2 a 1 vuol dire che su 300 partecipanti in 200 riceveranno la dose del vaccino e gli altri 100 un placebo. Nessuno, nemmeno il personale medico, saprà a chi viene somministrato cosa. Solo quando il cieco si aprirà anche ai cento che avevano avuto il placebo sarà somministrato il vaccino.