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Coronavirus

Flussi migratori

Alan Kurdi salva 150 persone al largo della Libia. La ONG: "L'Italia nega un porto"

Continuano i flussi migratori nonostante il coronavirus. Alan Kurdi unica a intervenire in mare in questi giorni. Attivisti: nostre navi sono sicure ma emergenza sanitaria rende difficile trovare un porto. Secondo la Ong, l'Italia ha negato un porto di attracco

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La nave dell'Ong Alan Kurdi, ha salvato 150 migranti da due barche al largo della costa libica. Lo riferisce InfoMigrants aggiungendo che la Alan Kurdi, è l'unica nave di salvataggio privata che opera attualmente nella zona. L'emergenza del coronavirus globale potrebbe rendere difficile per la nave trovare un porto per lo sbarco.

Al momento la nave della ong tedesca è sotto Lampedusa. I soccorsi sono avvenuti ieri mattina in due operazioni diverse, quando sono state accolte a bordo 68 persone, e in serata, quando Alan Kurdi si è diretta verso un barcone in difficolta' a bordo del quale si trovavano 82 persone. Quest'ultimo allarme, spiega la ong, "era stato raccolto prima di noi diverse ore prima dalla nave italiana Asso Ventinove, che non ha avviato alcun soccorso, sebbene si tratti di una imbarcazione di legno ben più adatta della nostra per le 82 persone, tra cui una donna incinta. Ci hanno detto che erano li' per la sicurezza di una piattaforma petrolifera, e si sono rifiutati di assumere il coordinamento delle operazioni di soccorso".

La ong spiega in una nota che sia l'Italia che Malta hanno fatto presente alla Germania, di cui la nave batte bandiera, non consentiranno lo sbarco dei migranti per la situazione epidemica in corso nei due Paesi. Berlino, a sua volta, ha chiesto alla nave di "non intraprendere alcun viaggio, alla luce dell'attuale quadro", ma Alan Kurdi "è operativa" nel Mediterraneo "già da sette giorni". La nave, secondo quanto riferito dalle coordinate indicate da Sergio Scandura, di Radio Radicale, è adesso a poco meno "25 miglia SSE" da Lampedusa, "in attesa di dell'assegnazione di un Place of Safety di sbarco". Alan Kurdi, conclude la nota della ong, ha chiesto al governo tedesco di intervenire per effettuare l'evacuazione dei migranti, come accaduto con i "200.000 cittadini tedeschi ripatriati nei giorni scorsi" a causa della epidemia da coronavirus. "Inviare un aereo per 150 persone - spiega la ong – è umanamente possibile. Circa 150 citta' tedesche della Coalizione Porti Sicuri sono pronte ad accoglierle"

Secondo quanto affermato dalla ong su Twitter, i libici hanno cercato di interrompere le operazioni di soccorso sparando in aria. I migranti sono adesso "al sicuro" a bordo dalla nave, unica ong presente nella Sar libica. Quanto a eventuali contagi da coronavirus, "Le navi tedesche - aveva assicurato Jan Ribbeck, mission manager, quando diversi giorni fa la nave salpo' dalla Spagna - hanno le piu' alte condizioni di sicurezza. Inoltre, abbiamo sufficienti dispositivi di protezione per il nostro equipaggio".

Alan Kurdi è stata avvisata delle chiamate di emergenza dall'organizzazione Alarm Phone che collega i migranti in pericolo in mare con potenziali soccorritori, come sottolinea InfoMigrants. Lunedì mattina l'equipaggio ha salvato per la prima volta 68 migranti da una barca di legno. Nel pomeriggio hanno salvato 82 persone da un'altra barca di legno. Su Twitter, l'organizzazione che gestisce Alan Kurdi, l'organizzazione non governativa tedesca (ONG) Sea-Eye, ha affermato che una donna incinta era tra le persone che sono state salvate. "La nave di rifornimento "Asso Ventinove", afferma la ong, "ha negato per ore di prendere le persone a bordo".