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MONDO

Il ministro degli Esteri

Alfano a Tripoli: Avanti con accordo. Solo i libici possono pacificare il Paese. Pronti a sostenerli

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Alfano e Siyala in Libia (Ansa)
Sostegno al dialogo politico tra il governo Serraj e il generale Khalifa Haftar, rilancio della "storica amicizia" tra Italia e Libia riattivando il partenariato strategico: è questo il duplice messaggio che il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, ha portato a Tripoli in una visita a sorpresa di poche ore. "L'Italia rinnova con forza il proprio sostegno a favore del dialogo e del processo di riconciliazione nazionale", ha sottolineato il titolare della Farnesina con un tweet.

L'Italia ha sempre avuto un ruolo di guida nel dialogo libico e nel superamento delle contrapposizioni, su cui si è aperto uno spiraglio con l'incontro il 2 maggio ad Abu Dhabi tra il generale fedele al governo di Tobruk, Khalifa Haftar, e il capo del governo libico di unità nazionale, Fayez al-Serraj, da cui sarebbe emersa la prospettiva di sciogliere le milizie e tenere elezioni nel 2018.

"Avanti con l'accordo intralibico", ha insistito Alfano nel colloquio con il premier Serraj, "solo i libici possono pacificare la Libia e noi siamo pronti a sostenerli".

Davanti alle commissioni Esteri di Camera e Senato, il ministro nei giorni scorsi aveva ribadito "pieno sostegno a Serraj" avvertendo però che "è indispensabile un ruolo per Haftar".

"Italia e Libia", ha ricordato Alfano in un incontro con il collega libico, Mohamed Taha Siyala, che lo ha accolto in aeroporto, "sono legate da una profonda e storica amicizia: le nostre relazioni debbono restare speciali". Il ministro degli Esteri ha assicurato a Siyala che "l'Italia è pronta a riattivare il parternariato strategico con la Libia sulla base del Trattato di Amicizia del 2008". Presto, è stato concordato nel colloquio con il vicepremier Ahmed Maitig, di Misurata, si terrà in Sicilia un incontro sulla cooperazione economica, infrastrutturale ed energetica" per dare "nuovo impulso alle relazioni".

La stabilizzazione del Paese nordafricano è cruciale anche per affrontare il problema migratorio, un dramma su cui l'Italia è in prima linea come dimostra l'accordo bilaterale firmato a inizio febbraio che prevede nuovi aiuti alle autorità libiche che si occupano di accoglienza e contrasto all'immigrazione clandestina, nel tentativo di ridurre il traffico illegale via mare. Venerd' Alfano ha avuto un colloquio telefonico con l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi, per fare il punto sulla situazione in Libia e sul Piano Unhcr per il Paese; e a Grandi, Alfano ha promesso 10 milioni di euro per l'assistenza umanitaria nel Paese. Proprio per dare una risposta all'emergenza migranti, la Farnesina ha convocato a Roma una Conferenza ministeriale che si terrà il 6 luglio.