POLITICA
Stabilità del governo e lavoro
Alfano boccia il Job Act di Renzi: Pd sia più coraggioso, è un progetto vecchio
L'ex ministro Maurizio Sacconi illustra il piano che Ncd presenterà a Letta la prossima settimana per il patto di coalizione: più spazio all'apprendistato e articolo 18 valido solo per licenziamenti discriminatori. Alfano dice no al progetto sul lavoro di Renzi, definito ''vecchio e legato agli schemi della Cgil''

''Dal Pd non ci aspettiamo idee del Novecento, il Job Act è un progetto vecchio''. Il vicepremier e leader del Nuovo Centrodestra Angelino Alfano definisce ''un'idea legata ai vecchi schemi della Cgil'' la proposta avanzata dal segretario del Pd Matteo Renzi per cambiare la legislazione in materia di lavoro. Sul tema, ''il Nuovo Centrodestra presenterà una proposta 'più moderna e meno timida' la prossima settimana ad Enrico Letta'', illustrata già oggi dall'ex ministro Maurizio Sacconi. Alfano, in conclusione, dice di ''voler cercare comunque punti in comune con l'iniziativa del Pd'' e, per tanto, attende di vederne una ''versione definitiva''.
Il Piano Sacconi
La proposta di Ncd punta a valorizzare il contratto di apprendistato come porta d'ingresso per i giovani al mondo del lavoro. Il piano - articolato in dieci punti - prevede inoltre, che l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori si applichi solo in caso di licenziamenti discriminatori. E' proposta l'istituzione di un sistema unico di tutela per chi perde il lavoro con la progressiva eliminazione di mobilità e cassa integrazione in deroga, sostituite da un fondo assicurativo; la trasformazione dei sussidi in ''dote'' per il datore di lavoro che assume; un voucher di formazione per i senza lavoro; la riduzione del cuneo fiscale con i risparmi garantiti dalla spending review; la semplificazione burocratica per le assunzioni; la semplificazione del contratto a termine; la ''libera partecipazione dei lavoratori al capitale e alla gestione delle aziende''
Il Piano Sacconi
La proposta di Ncd punta a valorizzare il contratto di apprendistato come porta d'ingresso per i giovani al mondo del lavoro. Il piano - articolato in dieci punti - prevede inoltre, che l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori si applichi solo in caso di licenziamenti discriminatori. E' proposta l'istituzione di un sistema unico di tutela per chi perde il lavoro con la progressiva eliminazione di mobilità e cassa integrazione in deroga, sostituite da un fondo assicurativo; la trasformazione dei sussidi in ''dote'' per il datore di lavoro che assume; un voucher di formazione per i senza lavoro; la riduzione del cuneo fiscale con i risparmi garantiti dalla spending review; la semplificazione burocratica per le assunzioni; la semplificazione del contratto a termine; la ''libera partecipazione dei lavoratori al capitale e alla gestione delle aziende''