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POLITICA

Audizione all'Antimafia a Milano

Pronti a inasprire il 41-bis

Il ministro dell'Interno nell'audizione alla Commissione: "I boss devono sapere che, se proveranno a far uscire informazioni o ordini dal carcere, lo Stato non avrà nessuna timidezza per impedirlo". Sui magistrati minacciati: "Ogni attacco alla loro sicurezza è un attacco allo Stato". Quanto all'expo 2015 "sarà mafia free"

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Angelino Alfano
"I boss mafiosi sappiano che se provano a far uscire ancora informazioni dal carcere lo Stato è pronto ad indurire sempre di più la legislazione sul carcere duro''. Sono chiare le parole del ministro dell'Interno e vicepremier Angelino Alfano, intervenuto oggi in commissione Antimafia a Milano. E' ancora più categorico quando sottolinea: "'Non avremo nessuna timidezza nel fare quel che si può fare per impedire che le informazioni escano dal carcere''.

La mafia "freno per lo sviluppo"
Il ministro ha anche sottolineato che "le organizzazioni criminali sono uno dei più importanti fattori di sottosviluppo del Mezzogiorno e costituiscono un freno per lo sviluppo e una grave minaccia della produttività economica di diverse parti del Paese". Nonostante la lotta alla mafia, "il tratto che da sempre  distingue la mafia da ogni altro sodalizio criminale rimane tuttora legato al controllo del territorio". Da qui la necessità, secondo Alfano, di "decapitare i vertici", perché anche dalla latitanza e dal carcere i boss "riescono a dare ordini precisi all'esterno".

Protezione per magistrati
Il ministro ha poi riferito che In seguito a episodi intimidatori e al riemergere dell'ipotesi di ''azioni eclatanti'' a quattro magistrati impegnati in inchieste di mafia è stato adottato un ''dispositivo di protezione ravvicinata al massimo livello''. Alfano cita anche il pm Nino De Matteo: "Siamo dalla sua parte", dice il vicepremier, tuttavia "non ci sono altre forme di protezione oltre a quelle che abbiamo immaginato". Quindi ha ribadito che ogni attacco alla sicurezza dei magistrati "è un attacco allo Stato contro cui lo Stato reagirà con ogni mezzo di cui dispone".

Expo 2015? "Mafia free"
Non manca il riferimento all'Expo 2015 a Milano: "Faremo di tutto per impedire le infiltrazioni di tutte le mafie. Faremo un Expo 'mafia free". Durante l'audizione alla commissione, Alfano ha anche ringraziato per la collaborazione il governatore lombardo, Roberto Maroni, il cui mancato invito alla riunione ha suscitato polemiche (e spinto i parlamentari leghisti a disertare la riunione). "Dimostreremo che si può organizzare un grande evento senza infiltrazioni criminali", ha assicurato. Quanto all'audizione con Maroni davanti all'Antimafia, questa è prevista per gennaio a Roma: il presidente della Lombardia sarà ascoltato anche nella veste di coordinatore del comitato regionale per la trasparenza degli appalti e la sicurezza dei cantieri Expo 2015 e come presidente del tavolo Lombardia.