MONDO
Trattenuto in Mauritania dal 2015
Cristian Provvisionato è libero ed è rientrato in Italia
Il premier Gentiloni ha parlato al telefono con il bodyguard di Cornaredo, rientrato in serata in Italia accompagnato dal sottosegretario Vincenzo Amendola

Cristian Provvisionato è arrivato all'aeroporto romano di Ciampino. Il milanese 43enne detenuto in Mauritania per quasi due anni è ora in albergo, in attesa di tornare, probabilmente domani, a casa.
L'annuncio della liberazione
"Cristian Provvisionato è libero. Sta rientrando in Italia. Gli ho parlato. Grazie alle autorità della Mauritania. Un altro obiettivo centrato", aveva annunciato il ministro degli Esteri Angelino Alfano su Twitter.
Il 43enne bodyguard di Cornaredo (Milano) era trattenuto in Mauritania dal 16 agosto 2015. Provvisionato era da allora in custodia cautelare con l'accusa di truffa ai danni dello Stato. In quel Paese le indagini possono durare, secondo la normativa locale, sino ad un massimo di tre anni.
Il 26 aprile scorso, la Farnesina aveva ricevuto la madre, Doina Coman, assicurandole il massimo impegno per risolvere la vicenda. In Mauritania non gli veniva comunque negata la possibilità di incontrarsi e di comunicare con i familiari e poteva ricevere i beni spediti dall'Italia dalla famiglia.
Il tweet del ministro degli Esteri
Gentiloni telefona a Provvisionato
Anche il presidente del Consiglio, Gentiloni, commenta sui social la positiva conclusione della vicenda dell'italiano ritwittando dal profilo del sottosegretario Amendola dopo la liberazione.
Gentiloni ha ringraziato il presidente della Mauritania Mohamed Ould Abdel Aziz per la liberazione di Provvisionato, segno dell'amicizia verso l'Italia. Il premier ha parlato al telefono con Provvisionato mentre rientrava in Italia accompagnato dal sottosegretario Vincenzo Amendola. Lo rende noto palazzo Chigi.
Mattarella: liberazione Provvisionato grande successo
La notizia della liberazione di Provvisionato "è davvero molto buona, importante, attesa. Davvero un grande risultato". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dall'Uruguay, dove è in visita di Stato. "È il successo di un lavoro lungo, complesso - ha concluso il capo dello Stato - e finalmente il risultato è arrivato".
La madre: gioia dopo mesi di attesa
"Dopo 21 mesi di attesa le speranze si affievolivano: adesso siamo felicissimi, provo una gioia grande, potremo riabbracciare nostro figlio dopo mesi di attesa". Con queste parole Doina Coman ha commentato la liberazione del figlio. Secondo quanto riferito dai familiari, Provvisionato dovrebbe rientrare in Italia questa notte, a Roma.
M5s: "Ora fare luce su vicenda"
"Cristian Provvisionato torna libero. Il M5s è sollevato dal fatto che questa torbida vicenda abbia avuto un lieto fine. Il M5s a tutti i livelli istituzionali, dalla Regione Lombardia al Parlamento italiano ed europeo, è contento di aver contribuito alla libertà di Cristian, portando il caso anche a Strasburgo, attivandosi con tutti i mezzi per stabilire un ponte con la Mauritania". Lo dichiarano in una nota eurodeputati e parlamentari M5s di Camera e Senato. "Cristian - aggiungono - è stato privato della sua libertà per due anni, un tempo troppo lungo e inammissibile, per colpe non sue. Ci aspettiamo che ora si faccia luce sulla vicenda affinché episodi di questo tipo non si verifichino mai più".
L'annuncio della liberazione
"Cristian Provvisionato è libero. Sta rientrando in Italia. Gli ho parlato. Grazie alle autorità della Mauritania. Un altro obiettivo centrato", aveva annunciato il ministro degli Esteri Angelino Alfano su Twitter.
Il 43enne bodyguard di Cornaredo (Milano) era trattenuto in Mauritania dal 16 agosto 2015. Provvisionato era da allora in custodia cautelare con l'accusa di truffa ai danni dello Stato. In quel Paese le indagini possono durare, secondo la normativa locale, sino ad un massimo di tre anni.
Il 26 aprile scorso, la Farnesina aveva ricevuto la madre, Doina Coman, assicurandole il massimo impegno per risolvere la vicenda. In Mauritania non gli veniva comunque negata la possibilità di incontrarsi e di comunicare con i familiari e poteva ricevere i beni spediti dall'Italia dalla famiglia.
Il tweet del ministro degli Esteri
Cristian Provvisionato è libero.Sta rientrando in Italia.Gli ho parlato.Grazie alle autorità della Mauritania. Un altro obiettivo centrato.
— Angelino Alfano (@angealfa) 12 maggio 2017
Gentiloni telefona a Provvisionato
Anche il presidente del Consiglio, Gentiloni, commenta sui social la positiva conclusione della vicenda dell'italiano ritwittando dal profilo del sottosegretario Amendola dopo la liberazione.
#Provvisionato.Torniamo a casa. Cristian potrà riabbracciare i suoi cari. Grazie ad autorità mauritane e a squadra della Farnesina @ItalyMFA
— enzoamendola (@amendolaenzo) 12 maggio 2017
Gentiloni ha ringraziato il presidente della Mauritania Mohamed Ould Abdel Aziz per la liberazione di Provvisionato, segno dell'amicizia verso l'Italia. Il premier ha parlato al telefono con Provvisionato mentre rientrava in Italia accompagnato dal sottosegretario Vincenzo Amendola. Lo rende noto palazzo Chigi.
Mattarella: liberazione Provvisionato grande successo
La notizia della liberazione di Provvisionato "è davvero molto buona, importante, attesa. Davvero un grande risultato". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dall'Uruguay, dove è in visita di Stato. "È il successo di un lavoro lungo, complesso - ha concluso il capo dello Stato - e finalmente il risultato è arrivato".
La madre: gioia dopo mesi di attesa
"Dopo 21 mesi di attesa le speranze si affievolivano: adesso siamo felicissimi, provo una gioia grande, potremo riabbracciare nostro figlio dopo mesi di attesa". Con queste parole Doina Coman ha commentato la liberazione del figlio. Secondo quanto riferito dai familiari, Provvisionato dovrebbe rientrare in Italia questa notte, a Roma.
M5s: "Ora fare luce su vicenda"
"Cristian Provvisionato torna libero. Il M5s è sollevato dal fatto che questa torbida vicenda abbia avuto un lieto fine. Il M5s a tutti i livelli istituzionali, dalla Regione Lombardia al Parlamento italiano ed europeo, è contento di aver contribuito alla libertà di Cristian, portando il caso anche a Strasburgo, attivandosi con tutti i mezzi per stabilire un ponte con la Mauritania". Lo dichiarano in una nota eurodeputati e parlamentari M5s di Camera e Senato. "Cristian - aggiungono - è stato privato della sua libertà per due anni, un tempo troppo lungo e inammissibile, per colpe non sue. Ci aspettiamo che ora si faccia luce sulla vicenda affinché episodi di questo tipo non si verifichino mai più".