POLITICA
Stop di Alfano a Renzi su unioni civili e Bossi Fini: prima vengono le famiglie e la sicurezza
In un'intervista al Tg2 il vicepremier boccia la proposta lanciata dal segretario del Pd e frena sull'abolizione della legge Bossi-Fini: "Con la sicurezza degli italiani non si scherza".

"Non si può pensare alle unioni civili senza pensare prima alle famiglie". Così il vicepremier Angelino Alfano, in un'intervista al Tg2, chiude alla proposta lanciata ieri da Matteo Renzi di una legge che regoli le unioni civili.
Alfano frena anche sull'abolizione della legge Bossi-Fini, un'altra riforma proposta dal segretario del Pd. "Tra quelli che si sono cuciti la bocca nel Cie di Roma - ha dichiarato- alcuni avevano giò conti in sospeso con la giustizia. Con la sicurezza degli italiani non si scherza".
Un passaggio dell'intervista non poteva non essere dedicato alla legge elettorale. Su questo punto il vice premier si è detto d'accordo con Renzi, soprattutto sulla tempistica: "Va bene se a febbraio passa il primo sì alla Camera, e ci fidiamo non sia per anticipare voto". Alla domanda se "un'accelerazione sulla riforma del sistema di voto potrebbe indebolire il governo?" la risposta è stata chiara: "No, lo rafforza perché se a maggio abbiamo la riforma elettorale e abbiamo avviato il superamento del bicameralismo ci presentiamo con risultati importanti".
Alfano frena anche sull'abolizione della legge Bossi-Fini, un'altra riforma proposta dal segretario del Pd. "Tra quelli che si sono cuciti la bocca nel Cie di Roma - ha dichiarato- alcuni avevano giò conti in sospeso con la giustizia. Con la sicurezza degli italiani non si scherza".
Un passaggio dell'intervista non poteva non essere dedicato alla legge elettorale. Su questo punto il vice premier si è detto d'accordo con Renzi, soprattutto sulla tempistica: "Va bene se a febbraio passa il primo sì alla Camera, e ci fidiamo non sia per anticipare voto". Alla domanda se "un'accelerazione sulla riforma del sistema di voto potrebbe indebolire il governo?" la risposta è stata chiara: "No, lo rafforza perché se a maggio abbiamo la riforma elettorale e abbiamo avviato il superamento del bicameralismo ci presentiamo con risultati importanti".